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Lug 2017
A Castello Ursino la mostra permanete “Voci di pietra”

Venerdì 14 luglio a Castello Ursino si è svolta l’inaugurazione della mostra permanente “Voci di pietra”.

L’esposizione comprende trentacinque epigrafi della collezione del Museo Civico, tra le maggiori al mondo, basta dire che tra le epigrafi è presente anche il testo ebraico in lingua latina più lungo al mondo.

“Voci di pietra” è il risultato finale del progetto EpiCum, finanziato dal Patto per Catania e realizzato dal comune etneo insieme alla Oxford University, l’Istituto per l’Intelligenza artificiale del Cnr e il liceo artistico Lazzaro.

Alla presentazione sono intervenuti il sindaco Enzo Bianco, l’assessore alla Cultura Orazio Licandro, Jonathan Prag, docente di Storia antica dell’Università di Oxford, Rino Falcone, direttore dell’Istc del Cnr, e – in rappresentanza del liceo Lazzaro – la vicepreside Giovanna Panebianco e Serena Agodi, una delle docenti tutor del progetto.

Il sindaco Bianco ha dichiarato: “Le parole incise su queste lapidi narrano vicende pubbliche e private, storie e sentimenti della Catania romana”. “Nelle lapidi – ha aggiunto – scelte con la supervisione scientifica del professor Prag, che è anche responsabile del progetto “I Sicily” per la catalogazione di tutte le epigrafi dell’Isola, troviamo incisi parole, sentimenti, umanità. Ci raccontano del culto della nostra patrona, Sant’Agata, leggende come quelli dei Fratelli Pii, danno informazioni sulla vita pubblica cittadina come per gli interventi di restauro delle Terme. Senza contare che, in particolare quelle funerarie, narrano commoventi storie private. Una mostra davvero di grande interesse e tra l’altro complementare con quella attualmente in corso nei saloni del Castello Ursino e dedicata alle collezioni benedettine”.

L’assessore Licandro ha ringraziato la Stamperia Braille dell’Unione Italiana Ciechi che ha offerto la stampa in braille dei pezzi tattili creati, per la fruizione inclusiva, dalla sezione Arti figurative e non ha nascosto l’emozione provata nel vedere i 120 studenti del Lazzaro appassionarsi alle epigrafi ed eseguire la pulitura, catalogazione e digitalizzazione delle stesse. da parte degli allievi seguiti dalle tutor Agodi e Concetta De Grandi.
Il progetto alternanza-lavoro, che comprendeva anche digitalizzazioni, ricostruzioni in 3D e video per dar vita ad una mostra virtuale pubblicata sul sito web EpiCum, è stato inoltre giudicato dal Miur il migliore dell’intera Sicilia, vincendo un premio in denaro che probabilmente sarà utilizzato per portare gli studenti a Oxford, stringendo così un ulteriore rapporto con l’Università inglese che, riconosciuto l’alto valore della mostra, ha voluto contribuire con diecimila sterline alla sua realizzazione.

Il Museo Civico inoltre ha dato agli studenti la possibilità di fare esperienza della complessità scientifica, gestionale e amministrativa di una struttura museale e anche di assistere a lezioni teorico-pratiche della restauratrice Roberta Ventimiglia.

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