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Ott 2016
Il Museo del Cinema di Catania

Forse in pochi sanno che la storia di Catania è particolarmente legata al cinema.
 Nel primo quindicennio del Novecento infatti la città è stata sede di diverse case di produzione cinematografica.

Per far sì che questa fortunata stagione creativa non fosse mai dimenticata, la Provincia Regionale di Catania ha istituito il Museo del Cinema, affidandone l’allestimento, al famoso architetto e scenografo svizzero François Confino, lo stesso progettista-ideatore del Museo Nazionale del Cinema di Torino.

Il Museo è stato inaugurato il 16 maggio del 2003 e si trova nelle sale del Centro Fieristico culturale Le Ciminiere. Occupa due piani e si estende su un’area di novecento metri quadrati.

Noi di PeriPeri Catania abbiamo deciso di fare un piccolo viaggio virtuale che possa condurvi tra le sue sale e i suoi corridoi. Concepito come uno “spazio magico” che consente ai visitatori di immergersi nel mondo della Settima Arte, il Museo del Cinema ha l’obiettivo di raccogliere, incrementare e proporre al pubblico i documenti riguardanti l’arte cinematografica, le sue tecniche e la sua storia, mettendo in primo piano la relazione tra il cinema e la Sicilia. Il percorso museale offre così un excursus storico dell’invenzione del cinema, della sua evoluzione tecnica e dei suoi sviluppi stilistici e formali.

Si parte dalla sala intitolata “Luci ed Ombre”, al pianterreno, con una collezione di proiettori e lampade, quasi tutti di provenienza francese, costruiti tra il 1915 e il 1964 e utilizzati nei set cinematografici.

Al piano superiore si incontra una sala dedicata alle scoperte che precedettero la prima proiezione cinematografica dei fratelli Lumière, avvenuta a Parigi il 28 dicembre 1895.
Qui è anche collocata un’installazione animata appositamente creata dallo scultore francese Patrice Ferrasse per il Museo del Cinema di Catania.

L’itinerario prosegue con alcuni monitor che mostrano una serie di filmati relativi ai numerosi esperimenti e tentativi fatti dall’uomo, nel corso dei secoli, per riprodurre immagini e figure in movimento.

Segue il corridoio detto “Dalla creazione alla clonazione”, una rassegna delle macchine ottiche e degli strumenti senza i quali il cinema, tecnicamente inteso, non avrebbe potuto prendere vita. Prassinoscopio, taumatropio, kinetoscopio: sono questi i dispositivi che fecero da preludio tecnico del Cinema.

Un’altra importante tappa è la “Galleria dei Ritratti” che propone, attraverso una serie di schermi al plasma, le interviste del giornalista Vincenzo Mollica all’attrice Claudia Cardinale e ad alcuni registi del calibro di Lina Wertmuller, Carlo Lizzani, Paolo e Vittorio Taviani. Si parla del loro rapporto con la Sicilia ed in particolare dei ricordi legati a Catania durante le riprese dei film girati in città. Sulle pareti si possono ammirare diverse foto scattate sui set di alcune pellicole particolarmente legate ai luoghi della nostra Isola e alla letteratura siciliana: sono film di Rossellini, Visconti, Bolognini, Antonioni. Alcune di queste foto provengono dall’Archivio Fotografico della Scuola Nazionale di Cinema-Cineteca Nazionale di Roma.

Nella piccola “Sala Paradiso” viene invece proiettato un cortometraggio con le immagini più celebri in assoluto trasmesse dal grande schermo e divenuti veri e propri simboli della cultura occidentale, cinematografica e non solo.

La “Casa del Cinema” probabilmente è la sezione più suggestiva del Museo. Questa ricostruisce un appartamento, con camere e ambienti dedicati al culto del mondo in celluloide. Qui gli arredi delle diverse stanze della “casa” inglobano degli schermi su cui si susseguono scene di celebri film che hanno segnato la storia del cinema, rendendo l’atmosfera coinvolgente e appassionante per il visitatore.

L’intero museo inoltre espone una collezione di circa 150 locandine d’epoca e contiene una biblioteca che ospita una collezione di cineprese, camere e proiettori degli anni ’20, ‘30, ’60 e ’70, e diversi altri cimeli relativi al mondo del cinema.

Al Museo del Cinema di Catania ce n’è davvero per tutti i gusti e ai turisti che vengono a visitare la città (o ai catanesi che non hanno ancora avuto modo di visitarlo) non resta che perdersi in un vero e proprio viaggio conoscitivo e, allo stesso tempo, emotivo nel mondo della Settima Arte.

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