Absolutely Nothing. Storie e sparizioni nei deserti americani di Giorgio Vasta da Lettera 82

Mercoledì 28 settembre alle 20:30 da Lettera 82 , torna la rassegna Leggo. Presente indicativo. con Giorgio Vasta che presenta "Absolutely Nothing. Storie e sparizioni nei deserti americani".

Conduce Giuseppe Lorenti con le incursioni di Renato Judoboy Mancini, reading di Giorgio Vasta con le musiche di Dario Aiello, le fotografie di Ramak Fazel e il supporto di Radio Lab.

Questa presentazione inaugura la collaborazione tra "Leggo. Presente indicativo" e "Una marina di libri" per il progetto "Direzione Una marina di libri"

Ingresso libero

Absolutely Nothing. Storie e sparizioni nei deserti americani Cosa resta di un viaggio nei deserti americani? La luce accecante, la polvere, le ghost town e altre reliquie dell’abbandono – un ippodromo-astronave, le rive di un lago fossile, un cimitero di aeroplani. Restano pagine fitte di appunti raccolti in ottomila chilometri costellati di imprevisti e digressioni attraverso California, Arizona, Nevada, New Mexico, Texas e Louisiana. A percorrerli, con Giorgio Vasta, ci sono il fotografo Ramak – camicia hawaiana, sorriso cordiale, e una spiccata attitudine a complicarsi la vita – e Silva, pianificatrice e baricentro razionale del viaggio. Doveva essere un reportage, una guida letteraria; ma quando ciò che accade nel deserto – per eccellenza luogo di miraggi e sparizioni – si rivela il preludio di quello che succederà nella vita dello scrittore al suo ritorno, l’asse del libro si modifica: le persone diventano personaggi, e per Vasta il viaggio negli spazi americani diventa un viaggio nella propria immaginazione. A fare da contrappunto, le fotografie di Ramak Fazel, che del racconto sono espansione, verifica e, allo stesso tempo, smentita. Ritratto dell’America, ragionamento sul suo mito e omaggio alle sue narrazioni, Absolutely Nothing traccia un itinerario che collega scrittura documentaristica e fiction, riflessione e autobiografia, per provare a comprendere cosa accade ai luoghi – e alle nostre esistenze – quando le persone che li hanno abitati (che ci hanno abitati) se ne vanno via.

Giorgio Vasta (Palermo, 1970) ha pubblicato il romanzo Il tempo materiale (minimum fax, 2008, Premio Città di Viagrande 2010, Prix Ulysse du Premier Roman 2011, pubblicato in Francia, Germania, Austria, Svizzera, Olanda, Spagna, Ungheria, Repubblica Ceca, Stati Uniti e Inghilterra), Spaesamento (Laterza, 2010), Presente (Einaudi, 2012, con Andrea Bajani, Michela Murgia, Paolo Nori). Con Emma Dante ha scritto la sceneggiatura del film Via Castellana Bandiera (2013). Collabora con «la Repubblica», «Il Venerdì», «Il Sole 24 Ore» e «il manifesto», e scrive sul blog letterario minimaetmoralia.com.

Ramak Fazel (Abadan, Iran, 1965) dopo la laurea in ingegneria meccanica alla Purdue University, Indiana, si specializza in fotografia presso il CalArts - California Institute of the Arts. Dal 1994 vive tra New York, Los Angeles e Milano dove viste di design lavora con le principali rie architettura come «Abitare» e «Domus». Il suo lavoro è stato esposto, tra gli altri, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, al Canadian Center of Architecture, Montréal, alla Casa degli Atellani, Milano, al Fort Wayne Museum of Art, Indiana, allo Storefront for Art and Architecture, New York, alla 14. Mostra Internazionale di Architettura Biennale di Venezia e alla Chicago Architecture Biennale. Fazel è visiting professor presso il San Francisco Art Institute.

28 Set 2016
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