Al Castello Ursino: “È vietato il gioco della palla” uno spettacolo di danza urbana

Domenica 12 marzo alle ore 16:00, nel cortile interno del Castello Ursino va in scena la prova conclusiva della Prima Residenza d’Artista Ursino Buskers 2017: "È vietato il gioco della palla”.

Un progetto di danza contemporanea sui giochi di strada di una volta, creato dal Collettivo Iddre, formato dalle ballerine Jessica Eirado Enes, Iro Grigoriadi e Marika Meoli.

“È vietato il gioco della palla” è un invito a ricordare, a non dimenticare, a perpetuare una nostalgia impellente che vuole rinascere presente. Un presente dove la parola “gioco” torna a vibrare come atto primario di libertà ed aggregazione. Sbirciando nel passato delle strade del centro storico catanese, vicoli, piazzette, cortili e androni, tra risa, schiamazzi, sudore e tanta fantasia, le tre danzatrici hanno presagito la morte imminente dei vecchi giochi di strada… “È vietato il gioco della palla” nasce come una forma di protesta, di provocazione, un’accusa contro la deriva che vuole tradursi in “è vietato NON giocare a palla”.

La parola gioco, oggi, è ormai divenuta sinonimo di cd, schermi luminosi e joystick, sempre più confinata tra le mura casalinghe e sempre più proiettata per essere una pratica a vocazione individuale. Nella stessa esclamazione "Andiamo a giocare!" risiede un verbo in movimento, un moto per luogo, prima dell’animo che del corpo, mentre adesso la massima aspirazione è un divano comodo abbastanza per non avere mal di schiena. Sono bastati gli ultimi 20 anni di “tecnolocrazia” per estinguere quasi del tutto gli archetipi del ludos, l’attività maestra che ha cresciuto ed educato millenni di fanciulli: aggregazione, interazione, confronto, condivisione, spazi aperti, attività fisica, e quel comune denominatore del sapersi inventare in qualsiasi situazione, quella fantasia che dal niente riesce a costruire infiniti mondi possibili.

Il progetto “Collettivo Iddre” di danza contemporanea nasce dall'incontro tra Jessica Eirado Enes e Marika Meoli nell'aprile del 2016, con la creazione di un progetto video di danza urbana "site specific", ambientato nel centro storico di Venezia. Un primo esperimento che porta la danza in strada, creando movimenti che nascono "da e per" il luogo in cui si manifestano. Dalla necessità artistica che le spinge ad approfondire la relazione tra danza urbana e il mondo dei "giochi perduti del passato" avviene il coinvolgimento della danzatrice Iro Grigoriadi.
Jessica Eirado Enes ha 23 anni, viene da Genova e ha già vissuto a Catania per tre anni. Marika Meoli ne ha 24, è di Marsala e si è formata professionalmente a Rotterdam. Mentre la 25enne greca Iro Grigoriadi - che ha studiato Pedagogia ad Atene ed è impegnata in un progetto di servizio civile europeo in un circo per bambini di Berlino - ha calpestato il suolo etneo per due anni.

12 Mar 2017
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