Al Palazzo degli Elefanti le opere di Giuseppe Sciuti in mostra

Sabato 24 e domenica 25 settembre, al Palazzo degli Elefanti, è possibile visitare la permanente di Giuseppe Sciuti.

Le dodici opere di Sciuti esposte sono: "La vedova", "La tradita", "L'ingresso di Gionmaria Angioj in Sassari", L'abate Meli", "Episodio della spedizione di Carlo Pisacane a Sapri", "Restauratio Aerarii", "L'altalena", "San Sebastiano dopo il primo martirio", "L'adultera", "Presepe", "La verità scoperta dal tempo".

Arm23 ha realizzato l'app Pinacoteca degli Elefanti, attraverso cui i visitatori della mostra avranno la possibilità di accedere in maniera totalmente gratuita alle sale più belle del palazzo comunale e di essere assistiti nella scoperta delle preziose opere da un mezzo rivoluzionario, comodamente custodito nel loro smartphone. L'app è infatti il primo passo di un percorso di modernizzazione e potenziamento dei circuiti turistici della città di Catania.
Una volta davanti all'opera selezionata, si può usare l’app per scansionarne la fisionomia e ricevere informazioni accurate riguardanti la loro realizzazione, l’artista che le ha ideate e il periodo storico e artistico di riferimento. Tutto sullo smartphone.

Giuseppe Sciuti nasce il 26 febbraio 1834 a Zafferana Etnea. Sin da ragazzo produce lavori ben apprezzati, tanto da meritare dal Comune di Catania l'assegnazione di una borsa di studio, che gli permette di recarsi a Roma e a Firenze con la volontà decisa di perfezionarsi e di affermarsi. In breve le sue tele acquistano un valore altissimo, prendendo nelle esposizioni d'arte un posto di rilievo e premi cospicui. Comincia così a viaggiare, fermandosi nelle città più importanti (Napoli, Sassari, Lugano, Londra), e ricevendo l'apprezzamento dei migliori artisti.
Nel 1888 espone a Londra presso il Palazzo di Cristallo molti quadri che attirano l'interesse degli inglesi ed invogliano il colonnello F. T. North ad acquistarli tutti per un valore di diecimila sterline.
Nel 1896 torna a Catania per affrescare la volta e la cupola della Basilica Collegiata; nello stesso periodo produce moltissime altre opere, tra cui un grande dipinto, Il Benessere e le Arti, custodito presso il Palazzo Municipale di Zafferana Etnea, e la Madonna dei Bambini, opera molto delicata conservata presso la chiesa Sant'Agata la Vetere di Catania.
Nel 1902 gli vengono commissionati diversi lavori ad Acireale, dove affresca le volte del Palazzo Calanna, della cappella dei baroni Pennisi di Floristella e della cattedrale.
Sciuti, di bassa statura fisica (circa 1,50 m), amò paradossalmente dipingere tele di vaste dimensioni, solitamente di 5 × 8 m; i suoi più grandi dipinti furono però il telone del teatro massimo di Catania Il trionfo dei catanesi sui libici (12 × 14 m) e di quello di Palermo Uscita di Ruggero I dal Palazzo Reale (14 m di base).
La sua produzione fu numerosissima; non c'è importante pinacoteca pubblica del mondo che non possegga un lavoro di Sciuti, come non c'è prestigiosa collezione privata di quadri dell'Ottocento che non ne abbia qualcuno a sua firma.
Nell'ultimo periodo Giuseppe Sciuti predilesse la rappresentazione di grandi fatti storici e di battaglie celebri.
Viene ragionevolmente considerato come il maggiore affreschista meridionale dell'Ottocento.
Morì a Roma il 13 marzo 1911.

Orari:
Sabato 24, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 21:00
Domenica 25, dalle 10:00 alle 13:00

24 Set 2016
25 Set 2016
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