Doppia presentazione letteraria da Lettera 82

Giovedì 29 giugno Leggo. Presente indicativo. chiude una stagione di incontri davvero straordinari con una doppia presentazione: Grande Era Onirica di Marta Zura-Puntaroni e Il cuore è un cane senza nome di Giuseppe Zucco, Minimum Fax.

Appuntamento alle 19:30 da Lettera 82 per questa doppia presentazione, l'incontro con gli autori, le letture di Marco Sciotto e la musica di Renato Judoboy Mancini.

Grande Era Onirica
Finalista al Premio POP - Premio Opera Prima del Master in Editoria della Fondazione Mondadori

La vita della giovane Marta è un viaggio impaziente tra i viali di Parigi, le piazze di Siena e i boschi delle Marche. È un viaggio tramato da amori assoluti e assolutamente sbagliati, cosparso di farmaci e rituali per tenere a bada l’ansia, nell’attesa testarda della felicità. Marta sa di aver estratto una buona carta alla ruota dei destini, tutto è stato preparato perché le cose vadano nel verso giusto per lei, ma lo stare bene è la superficie levigata e illusoria di un lago ghiacciato. Marta si muove verso il centro, dove la crosta è più sottile e il pericolo non si percepisce e a volte sprofondare è inevitabile. Ma lei non si rassegna, risale ostinata tra le onde dei sogni e delle sostanze, della storia familiare e della passione fatale per un uomo molto più grande di lei. Grande Era Onirica è un romanzo poco educato, coraggiosamente sincero e commovente, sostenuto da una scrittura virtuosa, lucida e sognante.

Marta Zura-Puntaroni è nata a San Severino Marche e vive a Siena, dove ha studiato letteratura ispanoamericana. Lavora come social media manager nel campo della moda e cura il blog Diario di una Snob. Grande Era Onirica è il suo romanzo d’esordio.

Il cuore è un cane senza nome
Candidato al Premio Leggo Quindi Sono

Un uomo viene lasciato dalla donna che ama. All’inizio sembra prenderla bene, va al lavoro, esce con gli amici, continua la sua vita come nulla fosse. Poi una mattina scopre di guaire. Un guaito gli sfugge incontrollabile dalle labbra e prende a seguirlo ovunque, ogni volta che il ricordo di lei torna a fargli visita.

Straziato per l’abbandono e timoroso di mostrare in pubblico quella debolezza, l’uomo si isola sempre di più, ma anche così non sfugge al suo destino. Una notte, sfinito e al colmo della disperazione, si trasforma in un cane, e con quel corpo nuovo lascia la sua casa e si avventura in territori sconosciuti. L’uomo che guaisce, il cane senza nome, inizia un viaggio vertiginoso e struggente alla ricerca della donna. Scoprirà così che l’amore non è solo un sentimento, una forza oscura, un campo magnetico dentro il quale le cose più sorprendenti accadono, ma è un mondo intero, tenero e terribile insieme. Con Il cuore è un cane senza nome Giuseppe Zucco conferma e reinventa un verso di Emily Dickinson, «che l’amore è tutto quanto c’è», raccontando una storia indimenticabile con una scrittura calda, luminosa e delicata.

Giuseppe Zucco lavora alla Rai come programmista-regista. Alcuni suoi racconti sono apparsi su Nuovi Argomenti, Nazione Indiana, minima et moralia. Nel 2015 un suo racconto è stato incluso nell’antologia L’età della febbre – Storie di questo tempo (Minimum Fax). Nel 2016 è stata pubblicata la sua prima raccolta di racconti, Tutti bambini (Egg Edizioni). Il cuore è un cane senza nome è il suo primo romanzo.

29 Giu 2017
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