01
Ago 2016
Museo di Archeologia, pausa estiva per una ricarica dopo sette mesi di attività

Dal 10 gennaio del 2016 il Museo di Archeologia dell’Università, che si trova all’interno di Palazzo Ingrassia, è rimasto aperto al pubblico gratuitamente ogni lunedì, mercoledì e venerdì. Come era stato anticipato durante la presentazione avvenuta lo scorso ottobre, il Museo apriva le porte alla città con un allestimento provvisorio e grazie al prezioso contributo del Dipartimento di Scienze Umanistiche (professori, studenti e ricercatori) e dell’IBAM CNR. Durante questi mesi lo staff di Officine Culturali e il responsabile scientifico professor Edoardo Tortorici hanno continuato a lavorare per la configurazione definitiva, che aprirà al pubblico dopo la pausa estiva.

Nei primi sette mesi il museo, che custodisce reperti dal periodo preistorico fino ai falsi centuripini del XX secolo, è stato visitato da 1200 persone di cui 300 studenti di scuola primaria e secondaria. Al suo interno si sono svolte anche attività didattiche rivolte ai più piccoli che hanno visto la partecipazione di circa 160 ragazzi di età compresa tra i 6 e i 12 anni: i laboratori hanno mirato a far conoscere la collezione archeologica dell’Università, il mestiere affascinante dell’archeologo e gli stili di vita dei nostri avi dall’epoca preistorica fino all’età medievale.

Il Museo di Archeologia ha comunicato con il pubblico anche attraverso i social network: la pagina Facebook dedicata ha ottenuto in pochi mesi più di 1000 fan che interagiscono costantemente con i contenuti proposti. Il museo ha partecipato inoltre a “Invasioni Digitali”, grazie al lavoro dell’associazione ArcheoUnict insieme ad Officine Culturali: un gruppo di 50 giovani armati di smartphone e tablet ha immortalato la collezione per farla conoscere agli “invasori” di tutta Italia.

infine la sezione Epigrafica del museo è entrata a far parte di ISicily, un progetto nato con lo scopo di rendere aperti e collegati attraverso un unico database i dati relativi alle iscrizioni di Sicilia collocate in musei e collezioni differenti.

Questi risultati sono da ricondurre all’intensa collaborazione tra gli studenti, i soci di Officine Culturali, l’associazione ArcheoUnict e il Dipartimento di Scienze Umanistiche.

Officine Culturali e il professore Tortorici sono impegnati nella programmazione delle attività educative per l’anno 2016-2017, al completamento dei materiali informativi per adulti e bambini ed alla realizzazione dell’allestimento definitivo. Per questa ragione nel mese di agosto il Museo si prenderà una pausa, per essere riaperto dopo la breve pausa estiva con una nuova veste capace raccontare al meglio gli ultimi 150 anni di archeologia dell’Università di Catania e più di 3000 anni di storia della Sicilia.

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