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Mag 2017
Il Sigillo Spezzato, il role game al Monastero dei Benedettini

Officine Culturali ha in serbo sempre nuove idee e dobbiamo dire che quella da poco arrivata, nata occasione dei 40 anni dalla donazione del Monastero dei Benedettini all’Università, ci piace davvero tanto. Come facciamo a dirlo? Noi di PeriPeri Catania l’abbiamo provata e testata, una sera di maggio.

Dall’intento di far vivere il Monastero in una modalità del tutto inedita nasce il “Il sigillo spezzato”, un puzzle role game che si svolge tra i maestosi ambienti dell’edificio monastico e le sue splendide architetture.

Durante la premiere del gioco, riservata a 26 giocatori lo scorso 12 maggio, la nostra voglia di giocare e di scoprire i segreti di un luogo misterioso, sono state messe alla prova.

Non possiamo svelarvi molto perché rischiamo di rovinare la sorpresa a quanti vorranno vivere questa nuova esperienza, quello che possiamo dirvi è che “Il sigillo spezzato” vi condurrà nel mondo della fantasia, mettendo alla prova le vostre capacità logico-deduttive e quelle di lavorare in gruppo.

Tutto nasce da un antico libro creduto ormai perso e rinvenuto, dopo circa 400 anni, al Monastero dei Benedettini. Si riteneva che il testo fosse stato distrutto in tutte le copie esistenti, una copia invece è rimasta, e basta questa a mettere in discussione gli ultimi quarant’anni di ricerca sul Monastero e sui monaci che lo custodirono.

Durante il gioco a disposizione ci sono una serie di indizi e di enigmi, tutti da risolvere per arrivare alla soluzione del gioco che si rivela una vera e propria indagine in cui i protagonisti sono uomini illustri, monaci ma anche emeriti sconosciuti.

Se amate la scoperta e il mistero non vi resta che indossare i panni degli “investigatori” e vivere con occhi del tutto nuovi i suggestivi ambienti del Monastero dei Benedettini che per l’occasione diventano luogo di gioco e di partecipazione.

Un modo diverso per conoscere il patrimonio storico-artistico di questo importante sito culturale catanese che rende protagonisti i suoi fruitori coinvolgendoli in un’esperienza che si differenzia da quelle delle tradizionali visite guidate: l’ennesima trovata di Officine Culturali.

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