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Dic 2019
“Correre ai confini”, la nuova impresa di Luca Naso

Una nuova grande impresa sportiva, con il supporto di Catania al Vertice, per Luca Naso, astrofisico catanese con la passione per la maratona.

“Correre ai confini” è una vera e propria sfida che prevede di percorrere tutta l’Italia correndo lungo il confine
di stato, toccando tutte le regioni della nazione. Il tracciato è di oltre 8.800 chilometri e sarà corso da Luca in solitaria, con singole tappe di 15 chilometri di media, 2 tappe al giorno, per sei giorni la settimana.
La corsa di Luca inizierà il 1° gennaio da Catania, per concludersi il 31 dicembre 2020.

Questa sfida nasce da un sogno di Luca Naso.
Di formazione astrofisico, Luca, 38 anni ha lavorato nell’ambito della ricerca accademica e poi come startup mentor, data scientist e product manager

Parallelamente al suo lavoro di carattere prettamente intellettuale, ha scoperto dal 2008 una grande passione per la corsa, che ha portato avanti con applicazione scientifica correndo ad oggi 4 maratone. Luca Naso è stato ospite l’8
dicembre scorso sul palco del Premio “I Nostri Campioni” di Catania al Vertice.

Intervistato dal giornalista Giacomo Cagnes ha illustrato la sua impresa sportiva. La convinzione che, una volta individuati un sogno e una passione per qualcosa, si debba fare di tutto per trasformarli in realtà, spinge oggi Luca Naso a rompere gli indugi e a muovere i passi necessari per concretizzare il suo sogno.

“Non so bene come sia nata in me l’idea di questa sfida, ma da quando l’ho pensata non ha fatto altro che crescere di giorno in giorno fino a diventare un vero e proprio sogno – afferma Luca Naso -.
Questa impresa rappresenta per me la possibilità di esplorare l’ignoto. Creo qualcosa che prima non esisteva, definisco un nuovo standard, con cui magari altri in futuro potranno confrontarsi.
Ho deciso di farlo perché credo nel valore dei sogni e sono convinto che conoscere i propri sogni e impegnarsi per farli avverare ci rende persone migliori. Ho deciso di farlo perché credo nel potere della condivisione e nel fatto che insieme siamo in grado di realizzare opere grandiose, che da soli non potremmo neanche immaginare. Inoltre credo nel valore della dimensione umana nei suoi aspetti del tempo, del corpo, dell’ambiente e dell’intelletto. Credo nel valore di fare le cose nel giusto tempo e non necessariamente nel minor tempo possibile; nel valore di prendersi cura del proprio corpo; nel valore di rispettare la natura e di mantenere una vita di relazioni sociali; infine nel valore di quegli strumenti creati dall’uomo e che l’uomo può usare per migliorarsi e non peggiorarsi. Questi valori mi aiuteranno nell’organizzazione dell’impresa, che cercherò di gestire in maniera sostenibile evitando sprechi, eccessi, rispettando la natura ed i territori”.

“Per far ciò – aggiunge Luca Naso – è indispensabile il supporto di persone e gruppi di appassionati sparsi lungo tutto il Paese. Spero che tutta la passione che sto mettendo in questa sfida possa motivare altri a realizzare il proprio sogno.
Vorrei dar loro quelle energie mentali di cui hanno bisogno per abbattere tutti gli alibi che li tengono ancora incatenati alla sedia”.

Durante l’intero periodo dell’impresa verranno raccolti dati che potranno essere utili, ad esempio, alla ricerca medico-sportiva (per valutare le reazioni dell’organismo a questo tipo di sforzo) ed anche alle associazioni sportive (per immaginare nuovi metodi di allenamento).

La buona riuscita dell’impresa coinvolge tre aree principali: fisico, mente ed organizzazione. Luca è supportato da un team tecnico composto da un allenatore, un nutrizionista ed un medico, tutti con esperienza diretta di corsa.
Tutto il team è convinto che Luca sia nelle condizioni fisiche e mentali per completare la sfida, nei tempi e nelle modalità definite. Il punto di partenza è la grande forza di volontà di Luca, che dovrà essere alimentata dal sostegno di parenti, amici, colleghi e nuovi fans da trovare lungo la strada. Sarà presente anche il supporto di uno psicologo dello sport.

Ci sono necessità di vitto, alloggio, trasporto del bagaglio, attrezzatura, controlli medico-sanitari, definizione dettagliata del percorso, raccolta dati. Dove possibile, verrà privilegiata la soluzione offerta da persone, professionisti e aziende delle zone vicine al percorso della corsa. Verranno cercati degli sponsor in linea con i valori ispiratori dell’impresa, capaci quindi di operare da partner autentici dell’iniziativa.

Si tratta di un’impresa che non è mai stata tentata prima.
Esistono però alcune iniziative simili: La “Diagonale Challenge 2019”, una staffetta di 3.000 km di corsa continua, che ha attraversato tutta l’Italia, da Marsala a Genova, in due settimane. Nicola Bottosso, dal 2016 ha attraversato di corsa varie regioni (Veneto, Sardegna, Sicilia) totale circa
1.000 km. Due traversate dell’Italia camminando: Alessandro Bellière (83 anni) ha percorso 6.100 km nel 2016; Marco Togni (37 anni) ha percorso 6.000 km nel 2019

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