16
Apr 2019
Palazzo Platamone

Palazzo Platamone sorge nel cuore del centro storico catanese, al numero 21 di via Vittorio Emanuele alle spalle di Piazza Duomo, e il suo nome, originariamente, spiegava la sua estrema vicinanza al mare.
Il palazzo Platamone alla Marina infatti, quando venne costruito, in epoca medievale sorgeva tra il Porto Saraceno e il Porto di Pontone. Era di proprietà della famiglia dei Platamuni, un ricco casato con interessi commerciali, politici ed ecclesiastici. La tradizione vuole che la struttura sorgesse sui resti del tempio dedicato al dio Bacco.

La sua destinazione venne modificata quando, nel XV secolo, i Platamuni donarono il palazzo alla Chiesa che ne fece un convento per monache, con le quali la famiglia abitò per un certo periodo. Tra le mura del convento di San Placido giunse più volte la Regina Bianca, moglie di re Martino il Giovane. Distrutto dal terremoto del 1693 l’ex Palazzo Platamone, ribattezzato Convento di San Placido, fu raso al suolo per procedere alla ricostruzione, i cui lavori durarono oltre cento anni.

A lavorare alla struttura visibile oggi furono moltissimi artisti tra i quali ricordiamo Alonzo di Benedetto, Giuseppe Palazzotto, Francesco Battaglia, Giovan Battista Vaccarini e Stefano Ittar.

Sono tre i livelli del palazzo, ma solo nel cortile, sono visibili i resti della versione risalente al quindicesimo secolo, al centro dei quali si trova un archivolto dove è collocato lo stemma della famiglia che ha dato il nome alla Palazzo: un monte sovrastato da tre conchiglie sulle quali c’è un giglio. Quest’ultima è l’unica testimonianza visibile della città taromedievale.

Oggi Palazzo Platamone è sede dell’assessorato comunale alla Cultura e al suo nome si aggiunge anche quello di Palazzo della Cultura: i suoi cortili e le sue stanze pullulano di eventi culturali che spesso lo fanno rimanere aperto fino a tarda notte.

Orari: da lunedì a sabato dalle 9:00 alle 19:00, la domenica dalle 9:00 alle 13:00

Per info: 095 742 8030

Foto di Salvo Puccio.

In evidenza
News