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Gen 2017
Via dei Crociferi, il cuore del barocco catanese

Nel cuore del centro storico di Catania si trova una delle sue strade più antiche: la via dei Crociferi. Patrimonio mondiale e sito Unesco, la via risulta esser lunga poco più di 200 metri e al suo interno raccoglie un concentrato barocco che la rende fiore all’occhiello del capoluogo siciliano.

La via dei Crociferi si estende da piazza San Francesco d’Assisi fino a Villa Cerami, odierna sede della facoltà di Giurisprudenza. Dalla piazza che incrocia la via Vittorio Emanuele II, attraversando il noto Arco trionfale di San Benedetto, si può notare come questa meravigliosa strada faccia da cornice alle più belle chiese settecentesche della città.

La prima che si incontra è la Chiesa di San Benedetto che, distrutta dal terribile terremoto del 1693, è stata ricostruita all’inizio del XVIII secolo ed è collegata all’omonimo convento. Sulla facciata, realizzata da Alonzo Di Benedetto, spiccano le statue a tutto tondo tipiche dell’arte barocca e il portone legnaceo su cui è rappresentata la vita di San Benedetto. Unico elemento recuperato dopo il terremoto è il meraviglioso pavimento in marmi policromi risalente al tardo Seicento. All’interno della chiesa, composta da un’unica navata, è possibile ammirare gli affreschi del messinese Giovanni Tuccari.

Proseguendo lungo la via dei Crociferi si trova la Chiesa di San Francesco Borgia (o dei Gesuiti). Caratterizzata dalla facciata lineare in stile romano su due ordini di colonne binate in marmo, la chiesa presenta, al suo interno, uno spazio suddiviso in tre navate, dove è possibile vedere opere di alcuni pittori catanesi del XVIII secolo e la cupola affrescata da Olivio Sozzi.

Di fronte, accanto alla facciata del Palazzo Zappalà, si incontra invece la Chiesa di San Giuliano che, prima del terremoto, era adibita a monastero ed era il più antico dei 14 conventi femminili esistenti in città. La struttura, attribuita all’architetto Giuseppe Palazzotto, anche se recenti studi dicono che ci sia stata la mano del Vaccarini, presenta una facciata convessa e una cupola, dipinta dal catanese Giuseppe Rapisardi e circondata da un loggiato. Questo assetto permette l’ingresso della luce naturale che va ad illuminare l’intero impianto di forma ottagonale.

Superato l’incrocio con via di San Giuliano e adiacente alla Chiesa di San Camillo, custode della bizantina Madonna con bambino, si trova il Convento dei padri Crociferi, da cui prende appunto il nome la bellissima stradina.

Suggestiva ed incantevole, via dei Crociferi è quotidianamente frequentata sia dai turisti che dai catanesi ed è vissuta a pieno in occasione di feste e cerimonie religiose, come la processione del Cristo morto e il canto delle monache benedettine durante i festeggiamenti per la patrona Sant’Agata. Il fascino che suscita non è certamente passato inosservato così da essere stata più volte scelta come set cinematografico per film quali “Il bell’Antonio” di Bolognini, “Storia di una capinera” di Zeffirelli, “I Vicerè” di Faenza e molti altri.

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