Tracce di Umanità e Stizza al Teatro Coppola

Sabato 24 novembre al Teatro Coppola doppio appuntamento con Tracce di Umanità di e con Annalisa Di Lanno e a seguire Stizza di e con Luigi Vilotta.

TRACCE DI UMANITÀ
di e con Annalisa Di Lanno
Il lavoro è un viaggio verso il ritrovamento della natura primitiva dell’essere umano arrivato sempre più lontano dalla propria indole. Immagini, suoni, dipinti di vite passate attraverso il ricordo del tempo tornano in una miriade di espressioni del corpo di un essere che attraversa la propria, e quella di infiniti altri, vita. Il percorso del ritorno all’essenza umana nella sua primitività.

Annalisa Di Lanno nasce a Napoli dove si diploma presso l'Accademia di danza classica di Margherita Veneruso e
riceve un training individuale dal maestro Guy De Bock.
Si perfeziona in danza contemporanea alla Labart Dance Company di Marco Auggiero e all' Ente di Promozione
Nazionale Movimento Danza di Gabriella Stazio, per poi continuare alla Compagnia Zappal Danza fino al 2013.
Nello stesso periodo lavora con diversi coreografi, tra cui Giovanna Velardi, Davide Sportelli, Davide Montagna,
White Rabbit Company di Onofrio Zummo, ed insegna al centro Energy di Enzo Paolo Turchi.
Nel 2016 lavora con il coreografo greco Dimitris Papaioannou per un estratto di "Nowhere".
Nello stesso anno porta avanti un proprio breve lavoro intitolato "Uomini", con cui apre la stagione di danza "Dare"
di Scenario Pubblico di Catania al Farm Cultural Park.
Nel 2017 danza insieme al suo collega Alessio Di Stefano il lavoro "Trapped”, coreografia che vince il premio
"Made For You" di Pompea Santoro.
Dal 2015 parte della "Compagnie Eco" di Emilio Calcagno che ha sede a Parigi. Nel 2018 è nella produzione
Nimba Etna di Carlo Condarelli
Attualmente collabora con il Centro di Produzione della Danza Scenario Pubblico come danzatrice e insegnante e
coinvolta nell' attivit teatrale.
Collabora inoltre con "Spazio Contemporaneo" di Paola Valenti. Dal 2018 è docente di danza contemporanea
presso l’Accademia Vincenzo Bellini.

STIZZA
di e con Luigi Vilotta
Progetto in residenza
Stizza, è un progetto per danzatore articolato in tre “soli”. È un trittico in cui, come in una pala d’altare policroma, le diverse porzioni convergono verso la scena Madre. Il progetto prevede la realizzazione di tre parti, create singolarmente quasi ad avere una propria autonomia, per sviluppare tre diversi stati d’ animo. Nel corso della residenza all’interno del Teatro Coppola è stata elaborata la prima fase di questo lavoro, definita “la solenne dignità”, una danza pomposa, maestosa, lenta e ripetitiva quasi ipnotica, che pian piano cederà il passo a “lo spasimo della pena”, la seconda parte della pièce che sarà brevemente accennata.
Stizza, dal dialetto siciliano “piccola goccia”, indaga i rapporti tra la morte, il sacrificio, il rito e la cultura siciliana popolare, per raccontare un’ esperienza, un viaggio, che muovendosi tra figure e simboli ancestrali segna ancora oggi il divenire ciclico delle nostre quotidianità.

Luigi Vilotta, nasce a Barrafranca, studia danza presso il Centro di Produzione nazionale per la Danza Scenario Pubblico. Firma il suo primo contratto per una compagnia internazionale: la De Stilte Dans Company. È scelto per un stage dalla compagnia israeliana Kamea Dance. Nel 2015 inizia a lavorare per la compagnia francese Eco diretta da Emilio Calcagno mettendo in scena “Catania Catania”. Dal novembre 2016 a maggio 2017 ritorna in Israele, nella Kolben dance Company a Gerusalemme, debuttando in palcoscenici come quello di Suzanne Dellal a Tel Aviv. Oggi fa parte del collettivo Sicily Made.

24 Nov 2018
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