09
Ago 2022
Le pupe omaggio a Sant’Agata, esposte mercoledì a San Nicolò l’Arena

Sono 35, tutte diverse l’una dall’altra, curate nei dettagli e impreziosite da tessuti pregiati. “Le pupe – Omaggio a Sant’Agata”, creazioni artigianali, pezzi unici e da collezione realizzate dalle donne dell’associazione Ekta inaugurano il calendario delle manifestazioni agatine del mese di agosto.

Da un’idea della presidente del Comitato per la Festa di Sant’Agata, la stilista e imprenditrice Mariella Gennarino, nasce l’iniziativa solidale, frutto dell’incontro con il presidente di Ekta Mauro Guarino e la vicepresidente Maria Novara. “Un’unione di intenti che culmina nell’amore e nella devozione per la nostra Santa Patrona” spiega Gennarino presente in conferenza stampa con l’associazione, il Rettore di San Nicolò l’Arena, Antonio De Maria, l’assessore alla Cultura del Comune di Catania, Cinzia Torrisi, la responsabile della Chiesa di San Nicolò l’Arena, Valentina Noto, i membri del comitato e le associazioni agatine. Dalla chiesa di San Nicolò l’Arena – dove mercoledì 10 saranno esposte contestualmente all’evento di arte, sculture barocche, musica, “La notte delle candelore” – si sposteranno, giovedì 11 a Palazzo della Cultura, in occasione della rappresentazione teatrale “Agata, vergine e martire”, con la regia di Pino Pesce, a cura del Teatro Massimo V. Bellini, in collaborazione con il comitato per la Festa di Sant’Agata (ingresso libero). Le pupe saranno conservate a Palazzo della Cultura fino all’apertura della vendita prevista nel mese di dicembre, attraverso un’asta di beneficienza il cui ricavato sarà devoluto alla Casa Ragazze madri, secondo indicazione dell’arcivescovo, mons. Luigi Renna.

 “Intorno alle Pupe tanto fermento ed energia positiva, non posso che ringraziare Ekta e le donne dell’associazione che hanno lavorato giorno e notte, in nome della nostra Agata, per contribuire con originalità e generosità al progetto a sfondo sociale”, commenta Gennarino passando in rassegna le figure disposte in fila: il tiranno Quinziano, i luoghi del martirio, i devoti e le devote con il sacco, la processione, le pupe ispirate alle candelore. Scrupolosamente caratterizzate da particolari che ne danno un’identità precisa, colori, sguardi, merletti, applicazioni, sorrisi. C’è persino la devota incinta. La vita, il martirio, la santità di Agata prendono così le forme e il volto di questi esemplari, da custodire come oggetti preziosi (non adatti ai bambini ndr). “Dietro la realizzazione delle pupe c’è un lavoro meticoloso che passa dallo studio dell’epoca e da un’approfondita ricerca del tipo di tessuti e ornamenti” spiegano Novara e Zuccarello, ringraziando la “mano” che ha realizzato il reliquiario, Maria Lanzafame, posizionato al centro tra i personaggi.

  Il messaggio di solidarietà va oltre, e si estende alle vittime di femminicidio. “Il mio pensiero oggi più che mai, alla luce di un’ennesima notizia di violenza domestica, va alle innumerevoli donne vittime di una brutalità cieca generalmente da parte di fidanzati, mariti, ex compagni”, dice la presidente Gennarino, che delle celebrazioni intende onorare il vero significato incarnato da Agata, quale simbolo di amore e sofferenza. Un invito a riflettere, e a partecipare al prossimo appuntamento, giorno 10 alle 20.30, “La notte delle candelore”, per festeggiare Sant’Agata, dice la presidente, “con spiritualità e gioia”.

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