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Lug 2021
Ricette siciliane da fare in casa con i bambini: la “brioscia col tuppo”

Tante volte ci si sente chiedere dai bambini di cucinare qualcosa insieme. Quale momento migliore per farlo?

Iniziamo con la brioscia con il tuppo, un classico della cucina siciliana.
La sua storia è davvero interessante*. Si tratta di un morbidissimo paninetto da gustare così com’è o accompagnato da ripieni dolci o salati.
Preparare in casa le brioche con il tuppo non è un’impresa impossibile: ecco come fare.

Ricetta Brioche con il Tuppo

Ingredienti

250 g di farina manitoba

2 uova

40 g di strutto

30 g di zucchero semolato

90 ml di latte intero

10 g di lievito di birra fresco

8 g di sale fino.Scorza d’arancia e lime

bacca di vaniglia (vanillina o essenza di vaniglia)

20 ml di latte intero + un tuorlo (per spennellare)

Procedimento

In una planetaria munita di braccio sciogliete il lievito insieme al latte intiepidito.

Versate la farina e iniziate impastare ad una velocità medio bassa.

Poco alla volta aggiungete le uova (una alla volta fino a completo assorbimento), lo zucchero ed infine lo strutto ammorbidito.

Concludete tutto il passaggio versando la vaniglia e il sale.

In totale il braccio della vostra planetaria dovrà girare ad una velocità medio alta per almeno 25 minuti circa.

L’impasto alla fine dovrà risultare quanto più elastico possibile, più lo lavorate meglio sarà.

Riponete in una ciotola precedentemente imburrata e lasciate lievitare per 8-12 ore il tutto coperto con pellicola trasparente.

Prendete 90 grammi di impasto, create una palla e una conca al centro aiutandovi con le dita, createne un’altra un po’ più piccolina e fatela scivolare all’interno della conca creata precedentemente.

Spennellate la superficie delle vostre brioche con un tuorlo d’uovo e 20 ml. di latte intero.

Fate riposare in un luogo chiuso per un’ora circa e procedete alla cottura.

Cuocete in forno ventilato a 200° circa per 12- 15 minuti.

Sfornate.

Buon appetito!

*La chiamano brioche siciliana ma, in realtà, sarebbe più corretto chiamarla brioscia siciliana. Già, perché sono stati i francesi a prendere in prestito il nome brioscia, facendolo diventare brioche. Si tratta di un tipico dolce da forno, che tuttavia si distingue dalla brioche classica o dai croissant perché ha una pasta più compatta, per gli ingredienti e per la preparazione. Oggi ci dedichiamo alla prelibatezza Made in Sicily che ovunque ci invidiano.

La storia della Brioscia
C’è stato un tempo in cui le famiglie più benestanti si affidavano a cuochi e maggiordomi per farsi stupire con delizie e leccornie. E proprio il cuoco di una non meglio precisata famiglia nobile, ha creato la brioche siciliana. Gli era stato chiesto qualcosa di morbido e leggero, da accompagnare alle marmellate durante la colazione. I croissant non erano molto diffusi. Certo, la ricetta era arrivata in Sicilia, ma la sfoglia non era molto amata.
Così venne creato un morbido “panino“, dolce e delicato, senza burro. Entrambi i prodotti dolciari includono farina, uova, lievito e zucchero, ma nella brioscia c’è lo strutto. Una volta che la brioscia venne creata, divenne molto apprezzata.

Brioscia con il gelato
Con il tempo arrivò anche un’altra peculiarità della brioscia: il tuppo. Non è che una rotondità che ricorda uno chignon, una decorazione gustosa.
La brioscia con il tuppo è il perfetto accompagnamento per una gustosa granita siciliana con panna: il connubio crea una delle colazioni più amate dell’estate. Buonissima anche con il gelato. Le brioche si possono anche mangiare senza niente, con marmellata o creme. Quando, poi, sono di dimensioni un po’ più piccole, si chiamano brioscine.

Si trovano in vendita nei panifici e vi consigliamo di provarle appena sfornate, perché sono ancora più buone. Potete trovare anche versioni aromatizzate all’arancia, al limone o al pistacchio, così come brioche di forma più allungata, che vengono chiamate sandwich. Potete anche scegliere tra le versioni con e senza cimino.

 

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