02
Set 2019
Turandot, incursioni canore in costume tra le vie di Taormina

Manca solo un giorno alla replica della Turandot del 3 settembre 2019 al Teatro Antico di Taormina.

Per pubblicizzare lo spettacolo, tra le vie di Taormina, vestiti con gli abiti del premio Oscar Franca Squarciapino, hanno sfilato e cantato il soprano Carmen Maggiore, il baritono Gianluca Faillae il tenore Francesco Frisenna (Principe di Persia in scena). Con la celebre Core ‘ngrato, il soprano Maggiore, ha attirato una folta schiera di persone che ha applaudito sia l’esecuzione atipica al femminile impeccabile tecnicamente che la dolcezza e passione dell’interpretazione. Il baritono Gianluca Failla ha cantato, con il supporto del tenore Frisenna, la canzone Mamma e il sempiterno O sole mio dimostrando grande versatilità coloritura. Non è mancato il duetto, sentito e travolgente, Là ci darem la mano, che ha accompagnato i passanti in un’immaginaria e romantica fuga d’amore taorminese.
È stato indossato anche l’abito del boia Pu Tin Pao ma nella declinazione femminile così come voluto dal regista Enrico Stinchelli. La vendetta di Turandot è rappresentata da una donna con lo sguardo di gelo e non più da un uomo forzuto e possente. Una violenza profonda che non necessita di muscoli ma di crudeltà strategica. Questa produzione è in collaborazione col Festival Pucciniano di Torre del Lago e dell’Opera Carolina di Charlotte.

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