09
Lug 2021
Borghi dei Tesori Fest, l’iniziativa della Fondazione Le Vie dei Tesori per la “rinascita” dei borghi siciliani

Il 2021 sarà l’anno dei borghi silenziosi, degli artigiani dimenticati, dei mestieri ritrovati, dei sapori che sanno di casa; ma anche di tradizioni, di esperienze immersive, di un vivere lento che non vuole dire pigro, piuttosto a misura d’uomo e di natura. Lo hanno già battezzato Slow Tourism e sta attirando l’attenzione sulle piccole comunità.

La Sicilia è già avanti: è nata infatti una nuova associazione di piccoli comuni uniti sotto l’egida della Fondazione Le Vie dei Tesori, che vogliono intraprendere azioni di rigenerazione, di ripopolamento, di sviluppo sostenibile. E ha preso corpo una prima esperienza pilota, a fine estate, che fa tesoro dell’esperienza accumulata dal festival che da quindici edizioni apre e mette in rete il patrimonio culturale siciliano e non solo. È stato nominato un comitato scientifico presieduto dal fisico e accademico Federico Maria Butera. Due fine settimana, dunque, 28 e 29 agosto e 4 e 5 settembre, quando una sessantina di borghi apriranno i “gioielli di famiglia”: conosciuti e non, di montagna e sul mare, arroccati sotto i castelli o dimenticati in un campo di grano, colmi di tesori d’arte o morbidamente green, pronti a mostrarsi, a scoprirsi, punteggiati come sono di castelli e conventi, chiese preziose e botteghe artigiane, palazzi nobiliari e neviere dimenticate, osservatori astronomici, miniere e laboratori.

Borghi dei Tesori Fest è promosso dalla Fondazione Le Vie dei Tesori in collaborazione con tutti i Comuni e Fondazione Con Il Sud, ed è sostenuto da Igt e Fondazione Sicilia: “In questo momento di ripresa per il Paese vogliamo contribuire partecipando anche quest’anno a un nuovo e importante progetto della Fondazione Le Vie dei Tesori a sostegno della rinascita dei borghi siciliani e in modo particolare ci impegniamo nella formazione di 500 giovani che saranno preparati a raccontare il loro patrimonio anche in modalità digitale – afferma Fabio Cairoli, amministratore delegato di Igt – . Preservare il valore del territorio in cui siamo presenti, attraverso la conservazione del patrimonio artistico, culturale e paesaggistico e supportare progetti sul territorio volti allo sviluppo delle competenze dei giovani e dell’innovazione tecnologica per sostenerli nella costruzione del proprio futuro, questi sono gli obiettivi che perseguiamo in favore della comunità”.

“Dalla sua nascita, Fondazione Sicilia ha rappresentato un presidio importante per la tutela dei borghi, veri gioielli del territorio, ma spesso destinati allo spopolamento. Siamo quindi doppiamente motivati – commenta il presidente di Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore – nel sostenere I borghi dei tesori perché quello della valorizzazione e della riscoperta della nostra isola è un tema a noi molto caro, ma anche perché, grazie a iniziative come queste, i piccoli centri si stanno lentamente trasformando in risorsa e opportunità di lavoro”.

Il progetto, dopo un primo avvio, è “scoppiato” tra le mani: in pochissimi mesi i Comuni siciliani hanno fatto a gara per partecipare, ed è nato il Festival che raccoglie 59 borghi in otto province: il plotone più numeroso è nel Palermitano dove il festival arriverà in 26 borghi; sono 7 i piccoli comuni dell’Agrigentino, 4 nel Nisseno, 2 ciascuno nelle province di Enna, Ragusa e Siracusa; 3 nel Catanese e 13 nel Messinese.

Alcuni borghi fanno già parte dei percorsi turistici, altri finora erano noti solo ad appassionati globetrotter. Di tutti è stato fatto un censimento dei tesori che saranno aperti alle visite: tesori messi in circuito, promossi, raccontati. Oltre 500 giovani dei territori saranno formati all’accoglienza e alla narrazione dei tesori. Intorno ai luoghi, i borghi si accenderanno di tour ed esperienze speciali. Sarà il primo passo per ridare alle comunità contezza del valore delle tradizioni e della storia: i borghi si muoveranno compatti, sfruttando le risorse locali, offrendo visite, tour, esperienze nel verde, invitando i giovani ad accogliere i visitatori, magari scoprendo che il turismo esperienziale può essere una delle chiavi per crearsi un futuro nell’Isola. Il 25 per cento della raccolta dei contributi dei visitatori sarà devoluta a progetti mirati a potenziare l’attrattività dei territori e a offrire opportunità ai giovani. “Riscoprire le bellezze della nostra terra dopo la pandemia che ha pesantemente fiaccato il turismo, e al contempo lanciare un forte messaggio nel segno della valorizzazione di quei borghi gioiello dell’Isola, di cui l’area metropolitana di Palermo è protagonista con ben 26 comuni, credo sia il duplice senso di questa importante iniziativa che coniuga arte, turismo ed esigenza di ripresa economica, agli obiettivi di rigenerazione e sviluppo sostenibile, in luoghi troppo spesso penalizzati. Il mio apprezzamento va dunque alla fondazione Le Vie dei Tesori e alla Regione Siciliana” ha dichiarato il sindaco metropolitano, Leoluca Orlando.

IL PROGETTO “HO SCELTO IL SUD”

Ai Borghi dei Tesori infatti è legato a doppio filo un altro nuovo progetto della Fondazione che si chiama “Ho scelto il Sud”, un network di coloro che sono rientrati al Sud, all’esodo. Con loro i “resistenti” che non se ne sono mai andati costruendo opportunità e di coloro che, nati altrove, hanno scelto il Sud come luogo di elezione. Il progetto, cui collaboreranno anche l’associazione Southworking e la rete Rifai-Giovani delle aree interne, punta a costruire un network tra tutte queste energie, un network di straordinari ambasciatori di un Sud produttivo, creativo, non assistito, a volte eroico. Che costituiscono un grandissimo potenziale di innovazione.

“Un progetto che coltivo da anni – dice Laura Anello, presidente delle Vie dei Tesori – nato dal censimento delle tante storie di meridionali di ritorno, un flusso consistente e non raccontato di gente del Sud che sceglie di tornare al Sud per fare, per costruire, per innovare. Storie di successo nell’agricoltura, nel turismo, nel sociale, nella cultura, nelle produzioni eco e sostenibili che si è consolidato grazie al progetto nei borghi, a contatto con i territori. Finalmente diventa realtà: primi obiettivi la costruzione di una community che sia una casa digitale dove scambiarsi esperienze e contatti, e la produzione di video sulle storie”.

A battezzare il progetto è stato Mario Incudine, che ha composto un pezzo dal ritmo trascinante, dedicato a questa Sicilia orgogliosa. Ed è stato presentato il primo video sul progetto, racconto di Fuoririga di alcune storie di successo di chi è andato e poi tornato; di chi ha scelto di restare e di chi da fuori, ha eletto la Sicilia a sua terra. “Sta tutto nel titolo – spiega il cantautore ennese – . Ho scelto il Sud è una dichiarazione di intenti, che è anche la mia. È un brano originale per un progetto originale, che racconta l’orgoglio di vivere qui. Perché sono convinto che la vera forza stia nell’aver resistito alla tentazione di andare via. La rivoluzione vera parte da qui”.

Le Vie dei Tesori ha messo a disposizione il proprio background, la voglia di costruire, l’efficienza di una rete già consolidata e l’esperienza organizzativa: anche Borghi dei Tesori Fest sarà una rassegna smart e digitale, con un unico coupon valido per tutti i circa trecento luoghi – una media di cinque siti per ciascun borgo – che apriranno le porte. E siccome il mantra delle Vie dei Tesori è noto – un luogo non raccontato è un luogo muto – ecco che sul sito Le Vie dei Tesori, sui social e sul magazine del festival, saranno disponibili curiosità, approfondimenti, schede dei siti, preparati da una squadra rodata di giornalisti, divulgatori, appassionati, esperti di turismo esperienziale.

Come nel Festival delle città, un coupon da € 18,00 varrà per 10 visite, un coupon da € 10,00 per 4 visite: saranno donazioni che i visitatori faranno per sostenere il progetto. I coupon saranno disponibili sul sito e in un infopoint in ciascun borgo. Una preview del Festival sarà il 15 e 16 luglio quando i visitatori potranno scoprire il fortino di Mazzallakkar, a Sambuca di Sicilia: ricomparso come per magia dalle acque del lago Arancio, era andato sommerso con la costruzione della diga e la realizzazione del lago Arancio. Ora c’è un progetto di valorizzazione che coinvolge l’azienda Planeta, la cui cantina Ulmo si trova proprio sulle sponde del lago, di fronte Mazzallakkar. Sarà possibile partecipare a visite guidate e degustazioni sulla riva del lago.

I 59 BORGHI DEI TESORI

AGRIGENTO: Bivona, Burgio, Caltabellotta, Naro, Sambuca, Sant’Angelo Muxaro, Santo Stefano Quisquina.
CALTANISSETTA: Butera, Montedoro, Sutera, Vallelunga Pratameno.
CATANIA: Licodia Eubea, Militello Val di Catania, Piedimonte Etneo.
ENNA: Centuripe, Sperlinga.
MESSINA: Castelmola, Condrò, Frazzanò, Graniti, Mirto, Monforte San Giorgio, Montalbano Elicona, Roccavaldina, San Marco d’Alunzio, San Piero Patti, San Salvatore Fitalia, Santa Lucia del Mela, Savoca.
PALERMO: Baucina, Blufi, Bompietro, Caccamo, Castelbuono, Castellana Sicula, Castronovo, Collesano, Contessa Entellina, Gangi, Geraci Siculo, Giuliana, Godrano, Gratteri, Isnello, Lercara Friddi, Montemaggiore Belsito, Palazzo Adriano, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, Prizzi, Roccapalumba, San Mauro Castelverde, Vicari.
RAGUSA: Chiaramonte Gulfi, Monterosso Almo.
SIRACUSA: Buccheri, Portopalo di Capo Passero.

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