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Nov 2019
Da cava a rifugio, l’underground di via Daniele che racconta una storia

Novità a Catania? Ce ne sono, eccome se ce ne sono e, in questo caso, portano la firma di Officine Culturali, in collaborazione con il Comitato Popolare Antico Corso e il Centro Speleologico Etneo che per il 2020 hanno in programma un progetto non da poco: vogliono riportare ai catanesi e ai turisti, uno dei cuori storici di Catania ovvero il Rifugio Antiareo Sottoroccia di via Daniele, un luogo sepolto sotto strade e palazzi che contiene la memoria della colata lavica del 1669, delle cave necessarie alla ricostruzione dopo il devastante terremoto del 1693 fino ai bombardamenti del 1943 sulla città.

Un pezzo di storia pronto a rinascere che, domenica 10 novembre Officine Culturali ha mostrato ai suoi amici, in occasione di una festa per il compleanno numero 10, in cui il regalo sono stati loro a farlo e non viceversa. Prima visita dunque per gli “invitati alla festa”, che hanno potuto così scoprire il nuovo progetto dell’associazione che opera a Catania.

Il progetto di riapertura al pubblico prevede la messa in opera di un cantiere che realizzi tutti gli impianti necessari a garantirne la piena accessibilità e prenderà il via nel nuovo anno. I soci di Officine Culturali, lo hanno annunciato, andranno a bussare alle porte di Istituzioni, Fondazioni, Banche, alle quali racconteranno il progetto, ma intanto, per sostenere e finanziare le prime fasi di lavoro, che porteranno a garantire le condizioni minime di sicurezza per l’esplorazione e l’eventuale apertura di nuovi ingressi hanno lanciato un crowdfunding. Per contribuire alla causa di Officine, che è la causa di tutti i catanesi e degli appassionati di storia, basta CLICCARE QUI.

Chi ha tempo non perda tempo, dicono i saggi e, noi Stradari, non vediamo l’ora di vedere cosa il 2020 porterà in quello spazio sotterraneo di via Daniele.

Noi domenica scorsa eravamo li, a festeggiare con Officine Culturali e abbiamo scoperto un luogo, sepolto sotto terra con un tetto di pietra lavica in cui, negli anni dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, trovavano rifugio fino a 400 persone. Un luogo amato dai catanesi di via Daniele che, in queste settimane di lavoro, in cui il rifugio è stato ripulito, hanno partecipato in prima persona alle attività che hanno riguardato un luogo che, ne siamo certi, brillerà presto di nuova luce.

GLI STRADARI  DI PERIPERI CATANIA

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