“Bambini – Un manifesto politico” da Vicolo Stretto

Venerdì 17 maggio ore 19:30, da Vicolo Stretto, presentazione di Bambini - Un manifesto politico (Armillaria).

Perché Bambini? Perché è tempo di svegliarsi. Perché per disinnescare la forza eversiva dell’infanzia, la biopolitica famigliare e sociale non si limita a intervenire in età scolare e prescolare, ma risale alle fasi precoci: svezzamento, parto, gravidanza. Assimilato a un pet da investire di cure, deresponsabilizzato rispetto a corpo, alterità e ambiente, iperresponsabilizzato come un piccolo adulto, il bambino è onnipresente a livello mediatico ma è il perenne assente politico.
La delega elettorale scoraggia la partecipazione diretta, i guru dell’azione paralizzano l’individuo con macroproblemi inaffrontabili. È probabilmente arrivato il momento di elaborare delle tattiche di resistenza domestica, di ripensare l’idea di comunità a partire dal bambino.
Perché concentrarsi sui piccoli di Sapiens non significa propugnare un’assurda bambinocrazia o avallare una retorica del futuro-a- tutti-i-costi, ma vuol dire selezionare un tema sociale occulto, esplorarlo, metterlo a nudo, per criticare i fondamenti di un’ideologia totalitaria. La nostra.

Matteo Meschiari (Modena 1968) è poeta e scrittore. Insegna antropologia e geografia all’Università di Palermo, dove è professore associato. Studia il paesaggio in letteratura, la wilderness, il camminare, lo spazio percepito e vissuto in culture europee ed extraeuropee.
Nel 1997, con Claudia Losi e Francesco Benozzo, ha fondato lo Studio Italiano di Geopoetica, affiliato all’Institut International de Géopoétique, creato dal poeta scozzese Kenneth White.
Con Armillaria ha già pubblicato Geoanarchia. Appunti di resistenza ecologica.

17 Mag 2019
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