30
Mag 2019
Unict ‘sostenibile’, presentato il progetto “Il Di3A si differenzia”

Dopo la campagna “Plastic free”, l’Università di Catania si appresta a lanciare anche la “raccolta differenziata” nelle diverse strutture dell’Ateneo.

Ad annunciare la nuova iniziativa “ambientale e sostenibile” è stato Federico Vagliasindi, ordinario di Ingegneria sanitaria-ambientale e componente del gruppo di lavoro “Rifiuti” della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile nel corso del convegno dal titolo “La gestione sostenibile dei rifiuti” organizzata nell’aula magna del polo Bioscientifico del dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente.
«Già nel mese di giugno, grazie alla collaborazione con il Comune di Catania e con la società che si occupa della raccolta dei rifiuti nella nostra città, i contenitori della raccolta differenziata saranno a disposizione nei vari dipartimenti della Cittadella universitaria» ha spiegato il docente alla presenza di Agatino Russo, direttore del Di3A, di Paolo Guarnaccia, organizzatore del convegno, e dell’assessore all’Ambiente del Comune di Catania, Fabio Cantarella.

Proprio all’interno del Polo Bioscientifico di via Santa Sofia, infatti, sarà lanciato il progetto-pilota “Il Di3A si differenzia” promosso dai rappresentanti degli studenti in seno al Consiglio di dipartimento insieme con i responsabili Servizi tecnici di edificio del dipartimento (Carmelo Ricca, Claudio Finocchiaro e Sebastiano Scandurra). «Il progetto è finalizzato a promuovere fra gli studenti del dipartimento la raccolta differenziata come esempio di buona pratica, da estendere poi agli altri dipartimenti con l’obiettivo di raggiungere anche a Catania i risultati conseguiti in questo campo già da tempo dagli altri atenei italiani – hanno spiegato Francesco Projetto, Giuseppe Cutuli, Pasquale Miccichè e Davide Mangiagli, rappresentanti degli studenti in seno al Consiglio del Di3A -. In queste settimane sono stati elaborati i dati relativi ai locali e alla tipologia di affluenza nel dipartimento che comprende anche la struttura di via Valdisavoia e adesso siamo pronti a partire».

Un’iniziativa che, come ha spiegato il Vagliasindi, rientra tra le “buone pratiche” già avviate «da buona parte dei 60 atenei italiani aderenti alla Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile». «Nel nostro ateneo già in passato sono state portate avanti esperienze in questo campo con iniziative disorganiche che hanno avuto successo nel breve termine, senza però lasciare una organizzazione ben consolidata – ha aggiunto il docente -. Vogliamo creare un sistema di raccolta differenziata permanente applicabile in tutto l’ateneo che coinvolga tutte le componenti universitarie (docenti, personale e studenti) con una interazione fondamentale con i soggetti esterni come la Dusty e le ditte che si occupano dei servizi di pulizia e manutenzione nelle strutture universitarie, nelle residenze e mense dell’Ersu e al Cus Catania. Già nel corso del Palio d’Ateneo abbiamo collocato alcuni contenitori come prova, ma nel mese di giugno li distribuiremo nei dipartimenti della Cittadella universitaria e a seguire negli altri».
Un’iniziativa sposata in pieno da Agatino Russo, direttore del Di3A, che ha evidenziato «l’indispensabile coinvolgimento dell’Ateneo e del Comune nella gestione sostenibile dei rifiuti in una città che sta vivendo particolari difficoltà in questo ambito» e «il ruolo degli studenti, veri protagonisti del progetto». I tre rappresentanti degli studenti in seno al Senato accademico – Antonio Moschetto, Alberto Vazzano e Federico Scalisi -, invece, hanno «invitato gli studenti ad avere un maggiore senso civico e di esportarlo anche fuori dalle strutture universitarie».

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