Stefano Bollani in concerto al Castello di Donnafugata

Mercoledì 18  luglio Stefano Bollani in concerto con Que Bom disco e tour mondiale dell'estate 2018 al Castello di Donnafugata, Ragusa.

Stefano Bollani al pianoforte
Jorge Helder Rodrigues al contrabbasso
Jurim Moreira alla batteria
Armando Marçal alle percussioni
Thiago da Serrinha alle percussioni

BIGLIETTI
Poltrone numerate da € 25,00 + diritti di prevendita

Stefano Bollani, dopo il grande successo di Carioca del 2007, torna al suo grande amore per le sonorità brasiliane con Que Bom, disco in uscita a fine maggio e in tournée dall’estate 2018.
Ma se Carioca rileggeva grandi temi brasiliani, Que Bom, realizzato interamente nel cuore pulsante di Rio, è composto quasi interamente da brani inediti e originali di Bollani. Accanto a lui grandi rappresentanti della musica brasiliana come Jorge Helder al contrabbasso, Jurim Moreira alla batteria e Armando Marçal alle percussioni. Artisti molto amati da Bollani che già avevano preso parte al progetto di Carioca e che qui sono in compagnia di un altro percussionista, il giovane e talentuosissimo Thiago da Serrinha.
Il legame tra Stefano Bollani e il Brasile è profondo e prezioso. Del 2007 è il grande successo dell’album e tour Carioca - che vendette più di 70.000 copie. Sempre nel 2007 il pianoforte a coda di Bollani suonò nel mezzo della favela di Pereira de Silva. Prima di lui era entrato a suonare il piano in una favela solo Antonio Carlos Jobim.

Stefano Bollani inizia a studiare pianoforte a 6 anni ed esordisce professionalmente a 15. Dopo il diploma di conservatorio conseguito a Firenze nel 1993 – e una breve esperienza come turnista nel mondo del pop con Raf e Jovanotti fra gli altri – si afferma nel jazz, suonando su palchi come la Town Hall di New York, il Barbican di Londra, la Scala di Milano, la Salle Pleyel di Parigi. Fondamentale è la collaborazione, iniziata nel 1996 e mai interrotta, con Enrico Rava, al fianco del quale tiene centinaia di concerti e incide 13 dischi. I più recenti: Tati (2005), The Third Man (2007) e New York Days (2008). Nel corso della carriera collabora con musicisti come Richard Galliano, Bill Frisell, Gato Barbieri, Sol Gabetta, Phil Woods, Lee Konitz, Pat Metheny e Chick Corea, con cui realizza il disco live Orvieto (2011).

Tra il 2002 il 2006 incide quatto dischi per l’etichetta francese Label Bleu: Les Fleures Bleues, Smat Smat, Concertone e I Visionari. Il 2006 è anche l’anno di Piano Solo (disco dell’anno per «Musica Jazz»). Nel 2007 esce BollaniCarioca, disco realizzato a Rio De Janeiro; a dicembre è il secondo musicista, dopo Antonio Carlos Jobim, a suonare un piano a coda in una favela e in seguito, negli anni successivi, collabora assiduamente con musicisti brasiliani come Hamilton De Holanda, Chico Buarque, Caetano Veloso, Egberto Gismonti. Presta inoltre il suo piano ad artisti del pop-rock italiano tra cui Irene Grandi, con cui firma l’album Irene Grandi e Stefano Bollani (2012).

Tra le produzioni più recenti: Big Band (2013); Joy In Spite of Everything (2014); Sheik Yer Zappa (2014), live dedicato a Frank Zappa; Arrivano gli alieni (2015), in cui si cimenta per la prima volta come cantautore; Napoli Trip (2016), con Daniele Sepe, Manu Katché e Jan Bang fra gli altri; Mediterraneo (ACT 2017) live in Berlino con Jesper Bodilsen, Morten Lund, Vincent Peirani e membri della Berliner Philharmoniker, arrangiamenti di Geir Lysne.

18 Lug 2018
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