09
Mag 2023
Catania: i Briganti di Librino scendono in campo con le famiglie dei pazienti oncologici

Sono oltre 51 mila le donne in Italia colpite da tumore ovarico con 5.370 nuove diagnosi all’anno secondo i dati Globocan e Airtum 2022 di cui 500 in Sicilia. A sostegno delle pazienti, spesso costrette a lunghi periodi di cure, Acto Sicilia, nata nel 2021, fondata da pazienti, familiari e medici dell’Oncologia e della Ginecologia dell’Ospedale Cannizzaro di Catania, promuove il progetto Resta in piedi che comprende una serie di attività per creare condivisione, migliorare lo stile di vita, dare un sostegno concreto e costante in tutte le fasi della malattia, dalla ricezione della diagnosi alla cura.

In questo contesto, lo sport risulta un importante alleato.

In occasione della Giornata Mondiale del tumore ovarico, che si celebra l’8 maggio, Acto Sicilia ha organizzato un incontro stampa per esporre le tante attività messe in atto per coinvolgere le pazienti e le loro famiglie. In particolare, lo sport sarà protagonista di un nuovo ciclo di eventi che si svilupperanno nell’arco dei prossimi mesi con la collaborazione dei Briganti di Librino.

Le pazienti e le loro famiglie scenderanno infatti in campo, al San Teodoro di Librino, per imparare a giocare e praticare uno sport di squadra.  

Alla conferenza stampa hanno preso parte Giusy Scandurra, primario oncologia medica ospedale Cannizzaro; Sonia La Spina, psiconcologa ospedale Cannizzaro; Anna Maria Motta, presidente Acto Sicilia; Ignazio Bellanuova, cardiologo ospedale Cannizzaro; Manfredi Asero, psicoterapeuta responsabile del Progetto Resta in piedi; Gianni Saraceno, presidente del Comitato regionale rugby Sicilia e Mirko Saraceno, presidente dei Briganti di Librino.

Il progetto vede la realizzazione di eventi volti alla prevenzione delle patologie ginecologiche e dell’infezione da papilloma virus con particolare attenzione alla vaccinazione HPV. Si calcola che il 50% delle donne colpite da carcinoma ovarico sieroso di alto grado sia positiva all’HRD, di cui fa parte anche la mutazione BRCA, presente nel 25% delle pazienti. La ricerca quindi offre nuovi spunti di intervento. Ma alle cure è necessario affiancare un sostegno psicologico e fattivo.

“I Briganti ci hanno accolto e stanno lavorando con noi nell’ambito del progetto Resta in piedi, una campagna di carattere motivazionale – dichiara Giusy Scandurra, primario oncologia medica ospedale Cannizzaro-. Non è semplice affrontare la malattia. Per questo motivo abbiamo voluto indirizzare una serie di aiuti che vanno dalla ricezione della diagnosi al sostegno psicologico alle attività sportive che presentiamo oggi. In programma al Campo San Teodoro di Librino almeno quattro incontri durante i quali i Briganti ci insegneranno a giocare a rugby, uno sport solo apparentemente lontano dalle dinamiche che deve affrontare un malato oncologico. In realtà, le similitudini sono veramente tante. I giocatori che lottano per una palla in campo devono essere pronti ad affrontare qualcosa che arriva all’improvviso, esattamente come accade quando si riceve una diagnosi di tumore. I rugbisti lottano fianco a fianco affrontando insieme un percorso di gioco per arrivare a un obiettivo comune: vincere la partita. Per questo motivo, Acto Sicilia ha organizzato una serie di attività che vedranno coinvolte direttamente le famiglie”.

“Le terapie di supporto in oncologia, rappresentano oggi, per il paziente, un’opportunità, un modo

per poter vivere le cure con maggiore leggerezza – spiega la presidente ACTO Sicilia, Annamaria Motta –. Le attività presentate oggi per noi rappresentano un modo per dare un sostegno concreto alle pazienti dando loro importanti spunti per superare la malattia e modificare in meglio il loro stile di vita. Scendere in campo con i Briganti di Librino significa mettersi alla prova, osservare la malattia da un’altra prospettiva e migliorare la loro qualità di vita. Voglio lanciare un messaggio positivo a tutte coloro che stanno attraversando un momento così difficile. L’invito è di condividere questo momento e di non restare soli. È veramente importante avvicinarsi a chi riesce a fornire un giusto supporto per superare insieme un percorso complesso di malattia”.

Sull’importanza dello sport interviene Ignazio Bellanuova, cardiologo ospedale Cannizzaro di Catania, che spiega: “L’attività fisica riduce di circa il 30% la mortalità globale ed il rischio cardiovascolare, e di oltre il 40% il rischio di diabete e, in misura minore, il rischio di depressione e demenza. La relazione tra attività fisica e beneficio clinico in pazienti con neoplasie è supportata da diverse evidenze scientifiche. Il medico dovrebbe quindi prescrivere l’attività fisica al pari di qualsiasi altra cura”.

La malattia, se supportata da un sostegno psicologico, la si supera meglio. A riguardo Sonia La Spina, psiconcologa ospedale Cannizzaro, afferma: “La diagnosi di malattia oncologica arriva in maniera improvvisa e va a stravolgere la vita delle nostre pazienti soprattutto alterando la loro normalità e la vita di sempre. Il supporto psiconcologico è fondamentale perché si occupa della persona in quanto tale. Supportiamo le pazienti in ogni fase della loro malattia, sostenendo anche la famiglia. La malattia infatti intacca tutto il nucleo familiare. Il progetto Resta in piedi vuole sviluppare comportamenti di resilienza per affrontare le difficoltà che la vita ti pone davanti”.  

I Briganti di Librino hanno sempre svolto attività in ambito sociale ma per la prima volta si approcciano ad un progetto sanitario di questo tipo. “C’è la comune filosofia del combattimento -afferma Manfredi Asero, psicoterapeuta responsabile del Progetto Resta in piedi-. Sono battaglie simili e questo ci ha dato motivo per creare un collegamento diventato operativo tra queste due realtà. Gi incontri saranno strutturati in due gruppi di persone, uno per adulti e uno per i figli dei partecipanti. Eviteremo i contatti duri praticando un rugby che possiamo definire gentile, utile a creare gruppo e affiatamento, insieme al senso di appartenenza e di squadra”.

Gianni Saraceno, presidente del Comitato regionale rugby Sicilia, ha accolto con entusiasmo questa collaborazione. “Per noi come federazione -dichiara- è importante partecipare a queste iniziative promuovendo i principi dello sport e del rugby”. Mirko Saraceno, presidente dei Briganti di Librino, aggiunge: “Vogliamo che i partecipanti prendano consapevolezza di sé e che si sentano a proprio agio. Il rugby ci insegna tante tematiche che vanno oltre l’aspetto sportivo. L’obiettivo comune è di rialzarsi per andare avanti. È questo il messaggio che vogliamo trasmettere e che condivideremo durante i nostri incontri”. 

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