“L’idea che uccide” a Città Vecchia

Martedì 29 gennaio alle 18:00, l'ultimo appuntamento con Shot Stories - Libri da bere è dedicato a "L'idea che uccide. I romanzieri dell'anarchia tra fascino e sgomento" di Antonio Di Grado.

Oltre all'autore, interverranno Rosario Castelli e Cateno Tempio.

ABSTRACT
Lo spettro dell'anarchia turba, tra Otto e Novecento, il borghese europeo e tanto più gli scrittori, indecisi tra fascinazione e avversione. L'idea che uccide esplora, lungo una rete di percorsi intrecciati, una varietà di trame e personaggi romanzeschi nei quali riversarono la loro ambivalente curiosità per il mondo anarchico scrittori come De Roberto e Oriani, Valera e De Amicis, Cena e Bacchelli, Turgenev e Dostoevskij, Zola e Bourget, Tolstoj e Léon Bloy, Conrad e Orwell, Pea e Vittorini, assieme a numerosi altri (di cui alcuni poco noti come Leda Rafanelli, o ignoti come Antonio Agresti), fino a Savinio e Sciascia, a Gianna Manzini e a Maurizio Maggiani. Emerge dalle loro pagine una ricca galleria di figure e situazioni, dalle quali ogni scrittore - anche quando appare intimorito - è segretamente stregato, affascinato dal miraggio di un paradiso in terra o di una catastrofe giustiziera, di un evangelo laico o di una praticabile utopia.

AUTORE
Antonio Di Grado è professore ordinario di Letteratura italiana nell’università di Catania e direttore letterario della Fondazione Leonardo Sciascia. Ha vagabondato nei secoli della storia letteraria, pubblicando numerosi saggi e volumi: ultimi, Un cruciverba italo-franco-belga: Sciascia-Bernanos-Simenon (2014), Anarchia come romanzo e come fede (2015), Vittorini a cavallo (2016).

29 Gen 2019
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