Malìa al Teatro Brancati

Dal 14 al 17 marzo, al Teatro Brancati alle 21:00, va in scena lo spettacolo Malìa, testo di Luigi Capuana, diretto da Armando Pugliese.

In scena Guia Jelo, Angelo Tosto, Riccardo Maria Tarci, Plinio Milazzo, Barbara Giordano, Marcello Montalto, Roberta Rigano, Giuseppe Schillaci, Lorenza Denaro e il musicista Puccio Castrogiovanni che eseguirà le musiche originali dal vivo.

Una storia d’amore e passione consumata in un’atmosfera siciliana di fine ‘800 dove l’odio e la superstizione sono i risvolti di una società contadina, ancora legata ai suoi riti quotidiani. Su Malìa, uno dei testi teatrali più felici di Luigi Capuana, il maestro Armando Pugliese, uno dei più autorevoli registri italiani contemporanei, ha deciso di tornare a cimentarsi in una nuova messinscena in lingua siciliana.

Apprezzatissima, tanto in lingua quanto nella versione in dialetto del 1902, l’opera di Capuana mette a nudo un coacervo di emozioni consistenti che si riversano nello spettatore adempiendo a pieno alla funzione catartica del teatro. Sul palcoscenico anche il musicista Puccio Castrogiovanni che, nel ruolo di Mastru Nunziu, eseguirà dal vivo le sue composizioni originali. «Si tratta di un lavoro tragico – spiega il regista -, un testo in cui emergono i tratti caratteriali consimili dello spirito siciliano, appunto perché tanto per essere banali, dove c’è il tragico c’è il comico e dove c’è il comico c’è il tragico e tanto per essere originali, dove c’è il comico e c’è il tragico non ritroviamo mai il drammatico, ovvero l’analisi introspettiva dell’io borghese». Un intreccio di magia, schizofrenia e il più profondo dei sentimenti umani: non l’amore ma l’odio. Jana, promessa a Nino, è preda del desiderio per Cola il quale, pur condividendo il sentimento, funestamente sposa la sorella di lei; nel tempo le condizioni di Jana si aggravano, vivendo una scissione fortissima tra l’onestà nei confronti del matrimonio della sorella e il desiderio farneticante per il marito di lei. «Il testo - continua Pugliese – ha una struttura drammaturgica con un respiro da tragedia classica, con pochi personaggi protagonisti, con l’ineluttabilità del fato e con un coro che funge da intermediario tra la tragedia scenica e il pubblico, a cui si narra il racconto».

Date repliche
giovedì 14 marzo, ore 21:00
venerdì 15 marzo, ore 17:30
sabato 16 marzo, ore 17:30 e 21:00
domenica 17 marzo, ore 17:30

14 Mar 2019
17 Mar 2019
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