“Solo un fiume a separarci. Dispacci dalla frontiera” da 2LAB

Venerdì 17 maggio, Francisco Cantú presenta, da 2LAB, Solo un fiume a separarci. Dispacci dalla frontiera, Minimum fax.

Dialogano con l'autore Giuseppe Lorenti e Guido Nicolosi.

Autore
Francisco Cantú ha lavorato come agente della polizia di frontiera degli Stati Uniti dal 2008 al 2012, nei deserti dell’Arizona, del New Mexico e del Texas. È stato insignito del Pushcart Prize e del Whiting Award nel 2017. I suoi lavori sono stati pubblicati su Best American Essays, Harper’s, n+1, Orion e Guernica. Vive a Tucson, in Arizona.

Libro
Pronipote di immigrati, messicano di origine ma americano di nazionalità, Francisco Cantú si potrebbe considerare un esempio di perfetta integrazione. Laureato in diritto internazionale, borsista Fulbright, traduttore, sembrava avviato a una brillante carriera come giornalista e studioso. Finché un giorno, sfidando le paure e le perplessità della sua famiglia, ha deciso di iscriversi all’Accademia di polizia per diventare una guardia di frontiera, convinto che, per capire fino in fondo il fenomeno dei flussi migratori e le storie di ordinaria e straordinaria umanità che lo sottendono, non bastassero i libri, i manuali o le statistiche, ma fosse necessario vedere le cose in prima persona.
Sono proprio gli incontri con i nuovi «dannati della terra» che Cantú racconta in Solo un fiume a separarci: i suoi «dispacci dalla frontiera», pubblicati per la prima volta nel febbraio 2018, mentre l’amministrazione Trump rilanciava con insistenza il progetto di un muro tra Stati Uniti e Messico, hanno suscitato clamore e un dibattito appassionato, che ha portato il libro alle prime posizioni nella classifica dei bestseller.

17 Mag 2019
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