Tutti i santi giorni per la rassegna Gammarena

L'appuntamento per l'ultimo lunedì d'agosto con la rassegna cinematografica Gammarena, in Piazza del Libri, è con Tutti i santi i giorni di Paolo Virzì.

TRAMA
Lavoratori che perdono il lavoro, che fanno lavori che non gli piacciono, che accettano situazioni ingiuste o che aspirano senza speranza e scappano in moto, per arrivare infine ai precari nella definizione più canonica. Paolo Virzì e Francesco Bruni hanno sempre parlato in qualche maniera del lavoro nei loro film, anche quando questo non è al centro della trama. Meno hanno parlato invece d'amore, sebbene come in qualsiasi film che si rispetti, questo è uno degli elementi che servono a mandare avanti la trama e a generare intrecci.
"Tutti i Santi Giorni" invece, partendo dal libro "La generazione" (di Simone Lenzi, cantante dei Virginiana Miller) e tradendolo abbondantemente, ribalta il paradigma ed usa il lavoro dei due protagonisti per generare le svolte e parlare di sentimenti.
E' quindi la prima vera storia d'amore del duo, affrontata con tutti i crismi del genere melodrammatico, la passione, le sorprese, le baruffe, l'alchimia tra protagonisti ma attraverso un'inedita lente ironica e grottesca. E tutto per miracolo riesce. Il melodramma allegro di Virzì e Bruni è condito d'ironia e di battute, non propone una visione tragica della vita e dei sentimenti ma una più plausibile, mescolata con il grottesco della realtà senza cedere un passo in termini di coinvolgimento e commozione. Se il cinema italiano fosse una lunga maratona con questo film Virzì e Bruni tirano la volata e staccano tutti i loro contemporanei, e proprio sul loro terreno. Tutti i santi giorni è un film in cui la storia è il rapporto tra i protagonisti, come accade nei peggiori exploit nazionali, solo che appoggiandosi a tutto il proprio repertorio di varia umanità e al loro personale universo filmico riescono a girare il film che a tutti gli altri sfugge, l'odissea nel fascino misterioso di un'unione viscerale in cui l'uno salva l'altro.

Tutti i santi giorni è una tenera storia d'amore di Acilia, guardata con la consueta bonarietà di sguardo di Virzì e vissuta da due personaggi che si vorrebbe come amici e a cui si perdonerebbe tutto. Il risultato della ruffianeria senza essere mai ruffiani, il risultato del melodramma senza essere mai melodrammatici, entrambi raggiunti con un equilibrio di ferro, non scalfito nemmeno da qualche caduta di stile e concessione alla faciloneria (che pure ci sono) e sempre salvato dalla presenza di Thony (scelta di casting perfetta, vera cantante che canta i suoi veri pezzi, fisico da outsider, volto imperfetto da vita vera, carisma da cinema) e dall'incredibile Luca Marinelli, scoperta definitiva, già visto in La solitudine dei numeri primi e lo scorso lunedì anche a #GammArena e qui ancora una volta determinante. Non è più un caso, questo è il più grande talento drammatico degli ultimi anni.

L'evento è gratuito.

 

28 Ago 2017
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