25
Mar 2021
Le ceneri vulcaniche dell’Etna da rifiuto a risorsa

Le ceneri vulcaniche dell’Etna, cadute copiosamente soprattutto sui paesi pedemontani nelle ultime settimane, a seguito dei frequenti parossismi del vulcano potrebbero essere utilizzate per diverse applicazioni nei settori dell’ingegneria civile e ambientale: dai materiali da costruzione, alle pavimentazioni stradali fino a sistemi per ridurre l’inquinamento ambientale.

A supportare tale ipotesi sono i risultati del progetto REUCET (Recupero e utilizzo delle ceneri vulcaniche etnee), condotto da un team di studiosi dell’Università di Catania e finanziato dal Ministero dell’Ambiente.

L’uso delle ceneri vulcaniche in sostituzione di materiali naturali consentirebbe il duplice vantaggio ambientale di ridurre il consumo di risorse naturali e di evitare lo smaltimento della cenere come rifiuto, promuovendo la transizione verso un’economia circolare.

Sono state a tal proposito valutate diverse possibilità di utilizzo della cenere e dei lapilli dell’Etna: dall’impiego nel calcestruzzo, nelle malte, negli intonaci, alla realizzazione di prodotti laterizi tradizionali, a sottofondi stradali, a opere geotecniche, fino al suo impiego nel confezionamento di malte, intonaci e pannelli isolanti, grazie alle proprietà di isolamento termico dovute all’elevata porosità che contraddistingue i prodotti piroclastici.

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