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Ott 2019
Quiz sul cibo tipico catanese: come ve la siete cavata?

Qualche settimana fa vi abbiamo proposto un nuovo quiz e questa volta riguardava le prelibatezze catanesi.

Come vi siete destreggiati tra i dieci quesiti su cui PeriPeri Catania vi ha messo alla prova? Vediamolo insieme.

Se vi siete dimostrati ferratissimi sull’origine del seltz al limone e della panatura dell’arancino, sulla ricetta della Siciliana e sulle parole pronunciate da Nino Martoglio all’assaggio della pasta alla Norma, lo stesso non si può dire della granita, della caponata e delle arance rosse. Queste ultime, al contrario di quanto in molti di voi pensano, non sono state introdotte in Sicilia dagli arabi, ma dal gesuita e botanico Giovanni Battista Ferrari che, durante la sua permanenza nelle Filippine, si innamorò di questo “frutto dalla polpa rossissima e da un sapore simile a quello dell’uva”.

Sull’origine del nome della caponata invece, che dire, la maggior parte di voi ci ha risposto, sbagliando, che deriva dal greco “capto” (letteralmente “tagliato”), a indicare la caratteristica estetica del piatto (composto da verdure e ortaggi tagliati a tocchetti). Complimenti a chi ha dato la risposta corretta: il nome di questo noto piatto siciliano deriva da “capone”, un pesce pregiato che nel 1700 veniva preparato in agrodolce per aristocratici e classi agiate.

E sulla granita? No, originariamente non si chiamava “nivarola”, come sostiene il 70 % di voi, ma “rattata”. Perché? E’ presto detto, il fresco alimento veniva “grattato via” dalle case neviere, dei magazzini dove erano conservati i blocchi di ghiaccio da cui appunto veniva ricavata l’antenata dell’odierna granita.

Diciamo che il bilancio definitivo non è male ma, come si dice in questi casi, si può sempre fare di meglio.
Di una cosa siamo certi: vi rifarete al prossimo Quiz!

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