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Mag 2018
Teatro Stabile: presentato il programma della stagione 2018-19

Ieri al Teatro Verga il presidente Carlo Saggio, la vicepresidente Lina Scalisi e il direttore Laura Sicignano hanno presentato “Connessioni umane”, il nuovo cartellone del Teatro Stabile di Catania per la stagione di prosa 2018-19.

Si tratta di 16 titoli, di cui tre fuori abbonamento, che sono per metà produzioni o coproduzioni targate TSC e che vedono protagonisti prestigiosi artisti del panorama teatrale nazionale.

Il programma, variegato e articolato,è costituito da capolavori teatrali e da trasposizioni di celebri romanzi, fino alla nuova e più recente drammaturgia, affrontando tematiche universali e urgenti (il terrorismo, l’omofobia, la demenza senile, l’amore incorruttibile e l’inganno d’amore, l’epopea storica, la condizione femminile, il sentimento religioso).

Lina Scalisi, ha sottolineato che “la stagione appena presentata si inscrive pienamente nelle linee culturali attuate in questi ultimi mesi per rinsaldare i legami che uniscono il Teatro Stabile al pubblico, alla città, al territorio, nella piena convinzione che il Teatro possa e debba contribuire a rafforzare identità e coscienza critica, che sono poi la base di una cittadinanza piena e consapevole”. Non a caso il titolo “Connessioni umane”, per evidenziare la rete di relazioni e reazioni che s’intrecciano nel teatro.

Produzioni
Si comincia il 9 ottobre con “Scintille”, testo e regia di Laura Sicignano, pluripremiato in Italia e all’estero, atto unico affidato all’interpretazione di Laura Curino. Si restituisce voce alle 146 operaie, giovani italiane emigrate, vittime nel 1911 a New York del famoso incendio della fabbrica di camicette TWC. La grande epopea dell’emigrazione italiana dal punto di vista delle donne.
(9-14 ottobre 2018, produzione Teatro Stabile di Catania)

Leo Gullotta debutta in un nuovo ruolo pirandelliano: l’anticonvenzionale ed egocentrico professor Toti che scombina le carte in “Pensaci, Giacomino!”.
Lettura drammaturgica e regia sono di Fabio Grossi; completano il cast Sergio Mascherpa, Liborio Natali, Rita Abela, Federica Bern, Valentina Gristina, Gaia Lo Vecchio, Francesco Maccarinelli, Valerio Santi.
(30 ottobre – 11 novembre 2018, produzione Teatro Stabile di Catania, Compagnia Enfi Teatro)

Nel decennale del debutto e in concomitanza con la festa della Patrona, il coreografo e regista Roberto Zappalà riallestisce con la sua Compagnia Zappalà Danza uno spettacolo di culto come “A. Semu tutti devoti tutti?”, creazione per 8 danzatori e 4 musicisti, musica originale di Puccio Castrogiovanni, eseguita dal vivo dai Lautari; drammaturgia di Nello Calabrò e Zappalà. (6-10 febbraio 2019, produzione Teatro Stabile di Catania, Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza Centro di Produzione della Danza)

Si prosegue con “Fronte del porto”, uno spettacolo di Alessandro Gassmann che ha chiesto ad Enrico Ianniello di tradurre e adattare il testo originale scritto da Budd Schulberg con Stan Silverman. Daniele Russo è il protagonista che, con la propria redenzione e il proprio coraggio, dà ad una comunità di onesti lavoratori, vessati dalla malavita organizzata, la forza di rialzare la testa. L’azione, dagli Stati Uniti degli anni ’50, si sposta nella Napoli degli anni ’80, nel porto dove la camorra sfruttava gli operai.
(19 febbraio – 3 marzo 2019 produzione Teatro Stabile di Catania, Teatro di Napoli – Teatro Bellini)

“La rondine(La canzone di Marta)” del catalano Guillem Clua viene riproposta dopo il recente debutto estivo nella traduzione di Martina Vannucci e l’adattamento Pino Tierno, per la regia di Francesco Randazzo, con Lucia Sardo e Luigi Tabita; lei una laica madre dolorosa, lui il giovane compagno del figlio morto in un attentato di matrice omofoba.
(Produzione Teatro Stabile di Catania, Associazione Teatro Biondo Stabile di Palermo)

Una matura, affascinante attivista stenta a tenere unita la famiglia allargata, nucleo sociale sempre più diffuso, su cui ruota l’umorismo british di Apologia, brillante commedia agrodolce dell’anglo-greco Alexi Kaye Campbell; la traduzione è di Monica Capuani, la regia di Andrea Chiodi, in scena Elisabetta Pozzi con Giovanni Franzoni, Emiliano Masala, Christian La Rosa, Francesca Porrini, Laura Palmeri.
(14-26 maggio 2019, produzione Teatro Stabile di Catania, CTB Centro Teatrale Bresciano)

Spettacoli ospiti

Di rilievo sono anche gli spettacoli ospiti, a cominciare dalle trasposizioni di opere della narrativa universale, come la storia d’amore di uno dei più amati romanzi del Novecento, “Il maestro e Margherita” di Michail Bulgakov; la drammaturgia è di Letizia Russo, la regia di Andrea Baracco; interpreti principali Michele Riondino, Francesco Bonomo, Federica Rosellini.
(27 novembre – 2 dicembre 2018, produzione Teatro Stabile dell’Umbria)

Dal romanzo di Aldo Palazzeschi è tratto a sua volta “Sorelle Materassi”, libero adattamento di Ugo Chiti, regia di Geppy Gleijeses, mentre Lucia Poli, Milena Vukotic e Marilù Prati danno vita al vivace trio di zie, turbate e sfruttate da un nipote bello e spregiudicato
(22-27 gennaio 2019, produzione Gitiesse Artisti Riuniti in collaborazione con Festival Teatrale di Borgio Verezzi).

Anche “I Miserabili” di Victor Hugo rivivono sulla scena nell’adattamento teatrale di Luca Doninelli, per la regia di Franco Però. Franco Branciaroli è il mattatore nel ruolo del generoso galeotto Jean Valjean, la cui vicenda tocca sentimenti forti e talvolta estremi, come la dignità, il dolore, la misericordia, la giustizia, il male, la redenzione.
(12-17 marzo 2019, produzione CTB Centro Teatrale Bresciano, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Teatro de Gli Incamminati)

Le connessioni umane e la loro manipolazione deteriore hanno una declinazione addirittura paradigmatica nel romanzo epistolare di Choderlos de Laclos, “Le relazioni pericolose”, che approda in scena grazie al progetto e all’elaborazione drammaturgica di Elena Bucci e Marco Sgrosso, che affrontano anche i ruoli principali insieme a Gaetano Colella; la regia è della stessa Bucci con la collaborazione di Sgrosso.
(2-7 aprile 2019, produzione CTB Centro Teatrale Bresciano)

La carrellata prosegue con “Il gabbiano” di Anton Cechov, versione italiana di Danilo Macrì, regia Marco Sciaccaluga con Alice Arcuri, Elisabetta Pozzi, Stefano Santospago, Francesco Sferrazza Papa e Federico Vanni: un classico sulle connessioni tra Arte e Vita, capace di parlare a tutte le generazioni: ai giovani, vittime del loro dolore esistenziale e agli adulti, che stentano ad accettare il trascorrere degli anni.
(19-24 marzo 2019, produzione Teatro Stabile di Genova)

Tra le ospitalità anche due testi di nuova drammaturgia. “Il Padre” è una commedia delicata e ironica scritta nel 2012 da Florian Zeller; Piero Maccarinelli dirige Alessandro Haber e Lucrezia Lante Della Rovere, rispettivamente nei ruoli di un dinamico genitore incurante dei primi segni dell’Alzheimer e di una figlia che vuole proteggerlo via via che la memoria si affievolisce insieme alla “connessione” con la realtà.
(11-16 dicembre 2018, produzione Goldenart Production)

Una storia di riscatto, un’altra, è “La Classe” di Vincenzo Manna, regia di Giuseppe Marini, con Claudio Casadio, Andrea Paolotti, Brenno Placido: disagio e criminalità sono all’ordine del giorno in una periferia che accoglie il sinistro campo profughi “Zoo” e un Istituto professionale che è specchio del degrado. Un professore saprà fare leva sulla rabbia degli studenti sospesi per motivi disciplinari, fino a conquistare la loro fiducia.
(8-13 gennaio 2019, produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri, Goldenart Production, Società per Attori)

Fuori abbonamento

Ritorna a grande richiesta “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello: Michele Placido, regista e interprete, ha firmato lo scorso ottobre una messinscena di grande successo che partirà da Catania per una lunga tournée nazionale e vedrà il misterioso sestetto intento ad animare un metateatro di suggestioni soprannaturali. Accanto a Michele Placido (il padre) agiscono Guia Jelo (la madre), Dajana Roncione (la figliastra) e un cast di attori tutti siciliani. (20 ottobre 2018, produzione Teatro Stabile di Catania, Goldenart Production)

Studio per “Carne da macello” è un progetto teatrale sul femminicidio, scritto e diretto da Valentina Ferrante e Micaela De Grandi per denunciare anche sulla scena il delitto di genere e la mercificazione del corpo della donna.
(25 novembre 2018, produzione Teatro Stabile di Catania in collaborazione con Banned Theatre)

“Li buffoni” è tratto da un canovaccio del ’600 di Margherita Costa; il regista Nanni Garella prosegue così il suo lavoro con gli attori “basagliani” di Arte e Salute, confrontandosi con la Commedia dell’Arte: una commedia “strana”, almeno quanto la vita dei nostri giorni, in una lingua fantasiosa, matta, creativa, perché mescida varie lingue, e quindi globale.
(4-8 dicembre 2018, produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, in collaborazione con Arte e Salute onlus)

Queste le proposte di un cartellone di qualità che presenta al pubblico un’offerta di autentico respiro nazionale. La campagna abbonamenti avrà inizio il 21 maggio. I prezzi restano invariati. Prelazione entro il 7 luglio. Info: teatrostabilecatania.it

Come ha sottolineato Carlo Saggio il Teatro Stabile è stato riconfermato tra i “teatri di rilevante interesse culturale” e vive una fase di rilancio “tornando a proporsi alla città e al territorio con l’autorevole ruolo di propulsore artistico e culturale che svolge da più di sessant’anni”.

La campagna abbonamenti avrà inizio il 21 maggio. Prelazione entro il 7 luglio.
Per qualsiasi informazione consultare il sito del Teatro Stabile di Catania.

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