“The life of David Gale” da GammArena per Stay Human
GammArena organizza Stay Human, ogni lunedì dal 9 luglio al 10 settembre. Una rassegna dedicata alla faticosa difesa dei diritti umani, in un clima politico globale sempre più cruento, disumano e distante da tutti i principi sanciti 70 anni fa dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Film e documentari che vogliono emozionare, informare ed interrogare lo spettatore sulle cause che limitano e calpestano la libertà dell’individuo.
Ogni lunedì una nuova proiezione gratuita oltre qualsiasi pregiudizio e stereotipo, per riflettere e confrontarsi sui diritti delle donne, degli omosessuali, dei neri, dei rom, dei migranti, dei detenuti, dei bambini. L’espressione artistica cinematografica diventa lo strumento per intraprendere un viaggio profondo nelle emozioni, nelle immaginifiche ribalte e nei desideri di esseri umani tormentati, alla ricerca di percorsi di rigenerazione sociale, culturale e politica. Perché siamo convinti che conoscere sia la prima cosa da fare per favorire "vicinanza" e comprensione tra popoli, perché aiuta a riconoscere la comune umanità delle persone al di là di ogni appartenenza e a combattere processi di categorizzazione stereotipata e di conseguente disumanizzazione.
Appuntamento lunedì 27 agosto con “THE LIFE OF DAVID GALE” di Alan Parker anno 2003.
David Gale, docente alla Texas University e avvocato che si batte per l'abolizione della pena capitale, viene ingiustamente condannato a morte per aver violentato e ucciso un'attivista. Per dimostrare la sua innocenza, decide di rilasciare un'intervista alla giornalista Bitsey Bloom...
È la storia di un martirio, del sacrificio estremo di un attivista delle organizzazioni che in America combattono la pena di morte, la storia di David Gale, sublimamente interpretato da Kevin Spacey. La scena sono i paesaggi del Texas dove una giovane giornalista di grido Bitsey Bloom è inviata per realizzare un'intervista a un condannato a morte prossimo all'esecuzione capitale. Forte di uno script ricco di mistero ma anche colto e zeppo di citazioni filosofiche, il film scorre tra flashback che raccontano le vicende che hanno condotto Gale alla condanna a morte e le indagini che la giornalista svolge per arrivare all'incredibile, e paradigmatico, finale.