Giornata della Memoria: a Le Ciminiere la presentazione di “Fucili e mandolino”

In occasione della Giornata della Memoria, lunedì 27 gennaio 2020, alle ore 16:30, a Le Ciminiere la FLC CGIL Catania, in collaborazione con il Museo dello Sbarco, organizza la presentazione del libro “Fucili e mandolino”, scritto da Carmen Coco, docente alla sua prima prova letteraria, ed edito da Algra Editore.

Per l’attinenza dei temi affrontati nel libro con quelli legati all’esposizione museale dedicato allo Sbarco in Sicilia del 1943, gli ospiti dell’evento avranno l’opportunità di partecipare alla visita guidata fissata alle 1445.

Dialogherà con l’autrice Antonella Distefano, già segretario FLC Cgil Catania. Interverranno, tra gli altri, Tino Renda, segretario generale FLC CGIL, il sindacato dei lavoratori della Conoscenza, Giacomo Rota segretario generale CGIL Catania, l’architetto Salvatore Maltese, della direzione tecnica del Museo, ed Epifanio Comis, direttore Istituto Superiore Studi Musicali Vincenzo Bellini di Catania, ente che patrocina l’evento.
Saranno presenti personalità del mondo artistico che leggeranno alcuni brani del libro e accompagneranno l’evento con performances teatrali e musicali.

È una storia vera e autobiografica quella raccontata dall’insegnante catanese nel suo libro, è la testimonianza raccolta da lei, figlia di un soldato chiamato alle armi durante la Seconda guerra mondiale, fatto prigioniero per quasi tre anni in un campo di concentramento tedesco, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. L’autrice ha messo insieme quei ricordi frammentati e sofferti del padre, un omaggio alla memoria per non dimenticare quegli “orrori minori” di cui sono rimaste vittime oltre 800 mila prigionieri, coloro che nella fredda burocrazia militare erano classificati IMI “internati militari italiani” e che, a dispetto di ogni convenzione internazionale e del più elementare sentimento di umanità, furono impiegati in “lavori forzati” e sottratti persino alla tutela della Croce Rossa Internazionale.

La salvaguardia della memoria serva a non ripetere gli errori del passato e a non dimenticare i milioni di profughi di oggi in fuga da guerre senza confini e le migliaia di prigionieri nei campi libici, massacrati, picchiati, abusati, prima di essere ammucchiati dentro barconi fatiscenti, che per molti di loro diventano bare galleggianti.

27 Gen 2020
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