Al Teatro Coppola un reading con Ermanno Montanari

Per la rassegna Aritmie - Variazioni e Interferenze del Contemporaneo giovedì 15 marzo, al Teatro Coppola, è in programma il reading dal titolo "La voce di carne - Trittico per Ermanno Montanari" e poi, in seconda serata il Reading di Ermanno Montanari dal suo libro "Miniature Campianesi" (Oblomov Edizioni) illustrato da Leila Marzocchi.

Miniature Campianesi
“Miniature Campianesi”, un libro realizzato sul modello di un messale antico, porta il lettore nella vita della Montanari e nella profonda campagna romagnola degli anni Sessanta e Settanta, terra agricola, analfabeta, pura, sapiente, tratteggiata con aria da fiaba, come regno incantato e tremendo, di uomini e donne discendenti da una genealogia che sfiora il mito. Un mondo dove le pareti, le foreste, i campi e gli alberi secolari sprigionano lingue sconosciute, tra i casolari, il silenzio, i gesti lenti e ripetuti, i personaggi estremi del paese, la quiete di una campagna assoluta. Un mondo perduto nel quale Ermanna Montanari è una bambina ossessionata da schiere di visioni notturne, preveggenze. Una bambina che nel coro della scuola è capace di far deragliare gli altri, per dominare con la sua voce; che nelle recite impara tutte le parti a memoria; che scava un buco nel giardino per ascoltare le voci dal fondo della terra. Un futuro già annunciato: quello di una delle più imponenti, segrete, misteriose interpreti della scena teatrale italiana. Che ha composto un libro attraversato di presenze e ritmi di un’Italia scomparsa, se non in questo scrigno di parole, che colpiscono come pallottole lucenti.

La voce di Carne
Tre serate dedicate a Ermanna Montanari, fondatrice insieme a Marco Martinelli del Teatro delle Albe nel 1983, vincitrice, tra gli altri premi, del Premio Teatrale Eleonora Duse nel 2013 e di quattro Premi Ubu come “miglior attrice” e considerata l’erede spirituale di Antonin Artaud e di Carmelo Bene. Un corpo minuto che ingigantisce sul palcoscenico e un volto magnetico capace di intensità femminili come di inquietanti sconfinamenti; la voce che crea figure sceniche e si fa strumento musicale; un linguaggio originale che abbraccia la scena tutta; una precisione orientale e il magma di un’infanzia mai domata, che parla la lingua del sogno e ha il suono enigmatico del dialetto.

Ingresso con sottoscrizione minima di 3,00 €.

 

15 Mar 2018
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