Da Vicolo Stretto presentazione di In nome del figlio. Saveria Antiochia, una madre contro la mafia

Martedì 13 marzo la libreria Vicolo Stretto ospita la presentazione del libro In nome del figlio. Saveria Antiochia, una madre contro la mafia di Jole Garuti, Melampo editore.

L’evento è organizzato e promosso da Libera Contro le Mafie nell’ambito del programma di attività “100 passi verso il 21 marzo”, in preparazione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che si terrà il 21 marzo a Catania, quale sede regionale per la Sicilia.

Abstract
Il 6 agosto 1985 la mafia uccise a Palermo Roberto Antiochia, giovane poliziotto.
Sua madre Saveria, nel nome del figlio, è rinata per dedicare ogni energia all’impegno antimafia e per far conoscere e diffondere i valori e gli ideali del suo ragazzo. Consegnò a «la Repubblica» una lettera implacabile indirizzata al ministro degli Interni: “Li avete abbandonati”, provocando forti polemiche. Fu tra i fondatori del Circolo Società Civile di Milano, del Coordinamento antimafia di Palermo e di Libera.
Nel 1990 venne eletta al Consiglio comunale di Palermo, ma la politica non era il suo mondo.
Dal 1993 frequentò Sariano, un paesino del Polesine diventato quasi un’università popolare dell’antimafia per la caratura e la passione dei partecipanti ai dibattiti: magistrati, giornalisti, politici, semplici cittadini provenienti da tutta Italia.
Con fatica fu presente a ogni udienza dei processi per l’uccisione di Roberto e Ninni Cassarà e la sua testimonianza fu determinante. Non tollerava alcun cedimento dello Stato alla mafia, tanto meno l’ipotesi di una trattativa, ed era subito pronta a prendere la penna o il telefono per far sentire la sua voce fremente e la, sua indignazione.
Nelle scuole di tutto il Paese raccontò, senza lacrime, gli ideali di Roberto, la sua volontà di difendere i diritti dei più deboli, di lottare per una Italia libera e democratica, contrastando l’arroganza e la violenza mafiosa; e il silenzio con cui veniva ascoltata aveva qualcosa di magico. Prefazione di don Luigi Ciotti. 

Jole Garuti ha insegnato per molti anni, poi si è impegnata nel volontariato in varie associazioni. E’ stata presidente del Circolo Società Civile di Milano, poi referente per la Lombardia di Libera e oggi è nel Comitato dei garanti. E’ presidente di Stak-Associazione Andrea de Gasperi, in ricordo del figlio Andrea. Attualmente dirige il Centro studi di “Saveria Antiochia Osservatorio Antimafia”, dove organizza eventi e percorsi didattici sui diritti umani e civili, su mafia e antimafia e sull’educazione alle legalità democratica.
Per queste attività ha ricevuto nel 2004 dal Comune di Milano l’Ambrogio e nel 2011 della Regione Lombaria la Medaglia d’oro. Ha pubblicato Mafia/mafie: che fare? (Franco Angeli, 1994), Il piacere della legalità (Libri Scheiwiller, 2001), oltre a numerosi articoli e saggi. Grande amica di Saveria Antiochia, ha partecipato con lei a manifestazioni e iniziative in ogni parte d’Italia.

L’autrice sarà accompagnata nella discussione da Margherita Pluchino, ex funzionario della Squadra Mobile di Palermo.
Modera Dario Montana, referente provinciale dei familiari delle vittime della mafia.


13 Mar 2018
FREE ENTRY

PROSSIMI EVENTI

  • Non ci sono eventi in questa posizione

  • LIBRI

    Salva sul calendario

    0