“I figli del Vulcano” alla Sezione PCI Olga Benario

Giovedì 13 giugno, alla Sezione PCI "Olga Benario", presentazione del libro I figli del Vulcano di Roberto Vallepiano (Edizioni Be Press).

Introduce Amedeo Salice (Segretario FGCI Catania)
Intervengono Clara Statello (Corrispondente Sputnik Italia) e Roberto Vallepiano (Autore del libro).

Seguirà all'evento cena sociale.

Il libro
I Figli del Vulcano è un libro di racconti guerriglieri narrati dalla viva voce dei protagonisti. La ribellione come metafora del fuoco, la #lotta armata come storia collettiva fatta di tante storie individuali.
L’autore mostra le vene aperte dell’America Latina. Ridona voce, memoria e grammatica a chi ha messo armi e cuore al servizio della giustizia. Immagina le pagine come tante piccole eruzioni che trasformano le idee in scintille e le ingiustizie in furore incendiario.
L’epicentro da cui si irradiano gli avvenimenti è il Guatemala, paese magico e surreale, per poi attraversare come una porta dimensionale paesi come Cuba, El Salvador, Haiti, Messico, Guyana e Nicaragua.
Il genere dell’opera è a metà tra il romanzo storico e l’autobiografia di una rivoluzione.
Ogni capitolo è un libro nel libro. I vari paragrafi sono collegati l’uno all’altro da un filo rosso fatto di gesta rivoluzionarie, spesso declinate al femminile. Lo stile è evocativo. La narrazione immediata e il linguaggio fluido e comunicativo.
Il tempo verbale al presente, con frequenti salti temporali nel passato prossimo e remoto, aiuta l’autore a raccontare gli eventi in modo più diretto e con una struttura più simile ai racconti orali.
Il libro racconta degli intollerabili soprusi subiti dalle masse popolari, dalle popolazioni indigene, e della risposta armata che ha innescato uno straordinario laboratorio di lotte sociali che hanno incendiato l’America Latina portando ad innovative forme rivoluzionarie di socialismo e di autogoverno del territorio.
Un testo che non vuole essere un saggio di analisi politica né un quadretto agiografico di esotismo rivoluzionario, ma un atto deliberato di amore e gratitudine nei confronti di chi ha tentato l’assalto al cielo per divenire l’evocazione stessa del fuoco.

L'autore
Roberto Vallepiano è nato a Sanremo e vive nella Riviera Ligure di Ponente, terra di mare e di roccia, dove il sole regna anche di inverno.
È agitatore culturale, poeta e attivista politico. Scrittore per passione e per diletto. Fa parte della Rete Internazionale degli Artisti, Intellettuali e Movimenti Sociali in Difesa dell’Umanità.
Da sempre attivo in campo politico, culturale e giornalistico, collabora attivamente con il Granma Internacional, organo ufficiale del Partito Comunista di Cuba.
Nel 2008 ha pubblicato il saggio storico intitolato “Resistenza e Lotta di Liberazione nel Ponente Ligure”.
Nel 2011 è uscita una raccolta di poesie dal titolo "La gioia armata".
Nel 2013 ha pubblicato il libro "Svendola. Anche i Nichi piangono".
Nel 2015 è uscito il libro dal titolo "Cuba. Geografia del desiderio." che ha ricevuto sin da subito un ottimo giudizio della critica e che, dopo aver partecipato a diversi festival in Italia, nel febbraio del 2016 è stato invitato alla Fiera Internazionale del Libro dell’Avana.
Nel 2017 ha dato alle stampe "Ufficio sinistri. Il buco nero in cui è scomparsa la sinistra." per le Edizioni Be Press, libro che ha suscitato un vivace dibattito all’interno dell’area della sinistra e dei movimenti.
Del 2019 è la pubblicazione del suo ultimo libro, "I Figli del Vulcano", sempre per le Edizioni Be Press.

13 Giu 2019
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